A caldo, appena eletto sindaco di Montefalcione, Angelo Antonio D'Agostino aveva detto di non essere interessato alla presidenza della Provincia. Ma la politica, si sa, è in continua evoluzione, gli scenari sono mutevoli. E così l'imprenditore, nonché presidente dell'Avellino Calcio, pare abbia cambiato idea e sia pronto a scendere in campo per Palazzo Caracciolo rompendo l'accordo, da lui pure sottoscritto, che prevedeva l'appoggio al candidato Pd, il sindaco di Montella Rino Buonopane. L'operazione d'Agostino porta la firma del consigliere regionale di Italia Viva, Enzo Alaia, e del sindaco di Avellino Gianluca Festa. Alaia ieri ha visto il governatore De Luca per comunicargli lo strappo col Pd. In una nota il consigliere ha spiegato che a Italia Viva è stato chiesto di ratificare decisioni prese altrove. ''E ciò è inaccettabile. A maggior ragione se – si legge in una nota - in occasione della scelta dei vertici di altri enti, il nostro partito ha dimostrato spirito di collaborazione e senso di responsabilità. Pertanto – continua Alaia - non essendoci alcuna possibilità di intesa con il Partito Democratico, ho informato il Presidente che presenteremo una candidatura alternativa a quella individuata in solitudine dal Pd''. E qui spunta il nome di D'Agostino, venuto fuori da una riunione  tenuta nella serata di ieri. Ora intorno al nome del sindaco di Montefalcione bisognerà costruire una coalizione alternativa, che potrebbe pescare anche nel centrodestra. Per il momento, invece, l'uomo del Pd resta Rino Buonopane, sostenuto anche da De Caro e Petitto, tradizionalmente vicini a D'Agostino, che a questo punto, in tandem con Festa, romperebbe con i suoi sodali. Buonopane gode dell'appoggio, oltre che del Pd, dei Cinquestelle e di altre forze del centrosinistra. Insomma, se confermata, si annuncia una sfida senza esclusione di colpi, all'ultimo volto.