Le dimensioni della vittoria, comunque schiacciante, ancora non sono definite, lo scrutinio è in corso. Ma che Vincenzo De Luca abbia travolto i suoi avversari, è ormai un dato acquisitoIl governatore uscente resta saldamente alla guida della Regione Campania.Il responso delle urne conferma, se non migliora, le indicazioni venute da exit poll e proiezioni. Al termine dello spoglio De Luca dovrebbe attestarsi tra il 65, il 66 o il 67%. Poco conta. La vittoria è di quelle che si possono definire storiche. Più che doppiato il principale sfidante, Stefano Caldoro del Centrodestra, che si ferma tra il 18 e il 21%. Male, malissimo il Movimento Cinquestelle, che con Valeria Ciarambino candidata alla carica di governatore resta inchiodato al 10%, forse anche sotto. Per gli altri candidati, siamo a numeri da prefisso telefonico.Dunque, tutto come previsto. Le elezioni hanno confermato quanto già si sapeva da mesi, soprattutto da dopo l'emergenza Covid: e cioè che De Luca era il superfavorito. Proprio il Covid, in qualche modo, è stato il suo maggior alleato. Prima dell'emergenza infatti sembrava che il governatore rischiasse di non venire rieletto, ma evidentemente il piglio e la determinazione con le quali ha gestito la crisi sono piaciute ai campani, che l'hanno premiato.Ci sarà tempo per le considerazioni politiche. Vista la sconfitta, ripercussioni non mancheranno sia nel centrodestra che nei Cinquestelle. Ora però l'attesa è per capire chi saranno i consiglieri regionali eletti. Su 50, 4 saranno assegnati all'Irpinia. Cento gli aspiranti. Per sapere però i nomi dei bisognerà attendere. La ripartizione dei seggi è complicata, e necessita di tempo. La lunga notte dello scrutinio è solo all'inizio.