Da Avellino, un paio di settimana fa, Salvini annunciò che il nodo del candidato governatore per il Centrodestra si sarebbe sciolto entro pochi giorni. E di giorni ne sono passati tanti, 13, e ad oggi la matassa è ancora da dipanare. Al momento la coalizione resta senza candidato. Forza Italia, anche se ufficialmente insiste su Caldoro, ha vagliato anche le disponibilità di Antonio Martusciello e dell'irpino Cosimo Sibilia. Nel frattempo la Lega è tentata dalla corsa solitaria, trainata dal giornalista napoletano Alessandro Sansoni. Se la spaccatura del centrodestra è una ipotesi, quella del centrosinistra è un fatto, peraltro tutt'altro che nuovo. Sinistra Italiana, in Irpinia come in tutta la Regione, lavora infatti alla costruzione di un terzo polo, alternativo al centrodestra e a De Luca. L'idea - che certamente rappresenterebbe una spina nel fianco del governatore uscente - è quella di mettere in campo un fronte con dentro i Cinquestelle e Dema, il movimento di De Magistris. Il problema è che pare che il sindaco di Napoli abbia rinunciato non solo a scendere direttamente in campo - come annunciato ieri - ma anche a presentare sue liste, facendo di fatto un favore a De Luca e al Pd, che ricambierebbe garantendo al sindaco stabilità a Palazzo San Giacomo. Queste le parole di De Magistris: “Ho deciso di non candidarmi a Presidente della Regione. Ho scelto Napoli. Ancora una volta una scelta d’amore, di cuore, di passione, ma anche di razionalita'. Il momento e’ troppo difficile per lasciare la città nelle mani di un funzionario dello Stato senza la legittimazione democratica delle elezioni.''.
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