Anche l'Irpinia dice sì al taglio di 345 parlamentari. Come il resto del paese, la Provincia di Avellino ha dato il via libera alla sforbiciata di 230 deputati e 115 senatori. Si passa così da 945 membri, a 600. Nei 118 comuni irpini al voto, per la consultazione l'affluenza è stata del 66,64, leggermente superiore a quella nella regione.

Nella provincia di Avellino il sì stravince con circa il 77%, come in tutta la Regione, mentre il no si ferma intorno al 23.

Festeggiano dunque i promotori del referendum, meno chi sì è battuto affinché la riforma non passasse.

Dalla prossima legislatura dunque il parlamento sarà più snello. Se sarà più funzionale, è tutto da vedere. Ci sono da attuare infatti una serie di riforme collaterali, così come bisognerà mettere in campo correttivi che garantiscano la rappresentatività di ogni territorio.

La vittoria del sì segna comunque una svolta epocale. A festeggiare soprattutto i Cinquestelle, principali promotori della riforma. ''Questo risultato noi del M5S lo abbiamo cercato, lo abbiamo voluto, lo avevamo promesso e con il loro voto gli italiani hanno detto SÌ'', commenta il sottosegretario agli interni, l'irpino Carlo Sibilia. ''Un plauso ai  milioni di italiani che hanno esercitato il loro diritto in un momento certamente difficile. Milioni di italiani che hanno ignorato le fragorose e spietate campagne che si contrapponevano al nostro storico progetto. I problemi che venivano posti a sostegno del NO – conclude Sibilia -  non li abbiamo mai ignorati e da domani li affronteremo, in primis con una nuova legge elettorale''.