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“Gestione Rifiuti, il cambiamento ora è nelle mani dei Comuni”

Bonavitacola: la riforma dà risultati, ma la svolta va completata. De Luca: Osservatorio sede del confronto tra Regione e territori. Monito del Presidente ORGR e del Vicepresidente della Giunta Regionale Presentato a Napoli il sistema informatico O.R.SO che rivoluziona i controlli. Da domani via alle assemblee con i sindaci. Primo appuntamento ad Avellino

“L’epoca del potere monocratico nei rifiuti è finita con la stagione dell’emergenza, in Campania si affermerà dal 2018 un modello partecipato di governo ambientale, di cui i territori dovranno essere protagonisti accanto alla gente, alle famiglie e alle imprese”. 
Questo il monito lanciato questa mattina a Napoli dal Presidente dell’Osservatorio sulla Gestione dei Rifiuti, sen. Enzo De Luca, e dal Vicepresidente della Giunta Regionale, l’Assessore all’Ambiente Fulvio Bonavitacola, durante l’incontro con i giornalisti per la presentazione del sistema informatico O.R.SO, che permetterà di monitorare in modo sicuro e capillare l'andamento del ciclo integrato nei sette ambiti.
Ai lavori hanno partecipato, tra gli altri, il Commissario Straordinario dell’ARPAC, avv. Stefano Sorvino, rappresentanze degli enti d’ambito, delle amministrazioni provinciali, dell’ORGR e della Direzione Generale per l’Ambiente e l’Ecosistema.
Illustrando brevemente la metodologia, che consente alla Campania di allinearsi alla stragrande maggioranza delle Regioni italiane nelle procedure di raccolta ed elaborazione delle informazioni sulla gestione ambientale, De Luca ha focalizzato il ruolo riservato all’Osservatorio dall’articolo 21 della legge regionale 26 maggio 2016, n. 14 “Norme di attuazione della disciplina europea e nazionale in materia di rifiuti”, esprimendo soddisfazione per i risultati conseguiti nel primo anno di attività. 
Anticipando alcuni contenuti della sua relazione al Consiglio Regionale, ha rimarcato la funzione di raccordo a cui è chiamato l’Osservatorio, nella fase in cui concretamente la gestione dei rifiuti torna nella piena responsabilità delle autonomie locali, sia pure in forma associata.
Si tratta di un passaggio epocale, ha sottolineato il Vicepresidente della Giunta Regionale Bonavitacola, che ha rimarcato come dopo il ventennio dei commissariamenti diretti e indiretti, coincisi con poteri straordinari dimostratisi inadeguati a risolvere l’emergenza, dal 2016 sia iniziato il processo di democratizzazione del governo ambientale, che può realizzare la svolta proprio perché “aperto ad un continuo confronto oltre i veti”.  
Il riassetto è definitivamente avviato, “al di là dei ritardi è ormai un treno in corsa”, che ha reso la Campania riferimento nel Mezzogiorno e tra le prime realtà in Italia per la percentuale della raccolta differenziata, al netto delle venticinque aree urbane rimaste sotto il 40 per cento, chiamate al recupero nel prossimo anno, grazie alle intese raggiunte ai fondi stanziati dalla amministrazione regionale. E l’Assessore all’Ambiente si è detto fiducioso sui progressi della città di Napoli, dopo l’accordo siglato con il Comune del capoluogo partenopeo.
“Ma per trovare piena attuazione il Piano deve diventare una preoccupazione e una responsabilità diffusa sui territori”, hanno osservato Bonavitacola e De Luca: “Non basteranno decreti e delibere, l’obiettivo del 65 per cento di differenziata entro il 2020 impone la collaborazione delle istituzioni locali, delle famiglie e delle comunità.
A questo proposito, il Presidente dell’ORGR ha ricordato i passi compiuti dall’Osservatorio con i protocolli d’intesa proposti al mondo scolastico e alle Prefetture. 
Già sottoscritto il primo, al vaglio del Ministero dell’Interno il secondo, l’obiettivo è diffondere da un lato la cultura del riciclo e del riuso tra gli studenti, dall’altro rendere l’Osservatorio uno strumento di conoscenza nella più ampia trasparenza del ciclo ambientale.
“Nato per approfondire, verificare e monitorare un ciclo integrato dei rifiuti in Campania, che si riorganizza in maniera innovativa con l’ambizione di diventare un riferimento per le altre regioni e nell’esigente contesto europeo, il nuovo Osservatorio rappresenta ad un tempo la cinghia di trasmissione istituzionale tra il centro e i territori nella organizzazione e nel governo del ciclo integrato, ma anche il sensore che ne misura efficacia, efficienza, economicità e sostenibilità”. 
Bonavitacola, che ha ringraziato il Presidente dell’ORGR per i risultati ottenuti nel primo anno del suo mandato e l’ARPAC per il supporto garantito, ha quindi esortato le istituzioni locali a rifuggire ogni tatticismo nell’abbracciare la causa della raccolta differenziata senza assumere l’onere di favorire la localizzazione degli impianti necessari.
Da domani mattina l’Osservatorio inizierà il confronto con le autonomie locali e gli Eda in vista dell’entrata in vigore del nuovo sistema O.R.SO e per fare il punto sulla fase di riordino locale. L’assemblea è fissata ad Avellino dalle ore 10 nell’aula consiliare di piazza del Popolo.

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