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Il programma di De Luca: 1 miliardo e 300 milioni per gli ospedali

“Sono cinque i principali obiettivi che dobbiamo perseguire in questa Legislatura: il rilancio economico straordinario della Regione attraverso un piano industriale in grado di collocare l’apparato produttivo della Campania nell’ambito del mercato mondiale facendo leva sulle eccellenze della nostra Regione; la soluzione definitiva delle problematiche ambientali e del ciclo dei rifiuti, del ciclo delle acque, la concretizzazione e piena realizzazione del master plan, interventi per le periferie urbane, il salto di qualità dei nostri territori; valorizzare l’anima della Campania come regione di identità, valori e cultura; infine, sburocratizzazione e digitalizzazione totale di tutti i servizi e delle attività della Regione portando la Campania al top per la trasparenza e per il supporto al rilancio dell’economia”.

E’ quanto ha affermato il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, oggi in Consiglio regionale nell’esporre il programma di governo. 

“Sarà decisiva la partita dei fondi europei e dei prossimi fondi che potranno arrivare alla Campania nei prossimi anni. Siamo di fronte ad una battaglia politica che vedrà la contrapposizione tra le aree meridionali e quelle del centro nord.  Vi è un blocco di interessi trasversale che tiene legate le regioni del centronord. Sarebbe ora che le forze politiche ed istituzionali del sud cominciassero a comportarsi di conseguenza" – ha evidenziato il Presidente della Giunta regionale, per il quale “già oggi c’è in atto uno scontro sui fondi europei , ad esempio non è stato detto con chiarezza qual è la percentuale destinata al Sud, che deve ottenere almeno il 50% delle risorse, se così non sarà, il Governo dovrebbe dichiarare morta la questione meridionale, almeno si eviterebbe di prendere in giro”– ha evidenziato De Luca, che ha aggiunto: “la Regione Campania ha chiesto la fiscalità di vantaggio per il Sud e il rifinanziamento delle Zes ma siamo davanti ad un muro di gomma. Anzi si vorrebbe sostenere la fiscalità di vantaggio con i fondi europei che vengono sottratti al Sud. Su questo deve esserci una battaglia politica comune”.

“Per quanto riguarda il Bilancio, abbiamo recuperato 240 milioni di euro dal recupero dell’evasione fiscale che c’era stata negli anni passati, ha proseguito De Luca, a marzo approveremo il nuovo Por e ringrazio l’Autorità di gestione dei fondi europei, per partire in maniera decisa per il 2021, con una grande operazione di nuove dotazioni finanziarie, un programma di sostegno all’industria e all’agricoltura, la soluzione delle problematiche storiche dell’ambiente e della logistica. A questo proposito, stiamo lavorando per definire in maniera organica un piano di assetto logistico che riguarda l’interno dell’area portuale in collegamento con gli interporti di Nola e Marcianise. Nei primi mesi della Legislatura dobbiamo lavorare per approvare una nuova legge urbanistica – ha proseguito il Presidente della Giunta regionale - , negli ultimi mesi della passata legislatura abbiamo svolto un buon lavoro, bisogna spingere nella direzione della semplificazione per renderla efficace”. 

“Abbiamo un miliardo e trecento milioni di euro da spendere per l’edilizia ospedaliera – ha evidenziato De Luca - , abbiamo le risorse per l’Ospedale unico della costiera sorrentina, per il nuovo ospedale di Giugliano, per il quasi raddoppio degli ospedali di Nola e di Pozzuoli, proseguono i lavori per Castellammare e per il polo a cavallo di Torre annunziata e Torre del greco, è in corso la nuova progettazione del nuovo ospedale Ruggi d’Aragona ed interventi nelle aree disagiate dell’Irpinia, del Sannio e del casertano, nell’arco di tre anni possiamo avere la rete ospedaliera più moderna”. 

Il Presidente della Regione si è, poi, soffermato sulla nascita del Polo agricolo, sul Distretto digitale della cultura campana per avere su piattaforma digitale tutto quello che è cultura nella Regione Campania, un salto di qualità per il turismo per avere un sistema-Campania; e, poi, ancora, la solidarietà: “una Regione che non perda l’anima, anzi che la rilanci nel mondo della scuola, delle disabilità, della formazione, sempre più adeguata alle esigenze delle imprese, i beni immateriali devono rimanere uno dei segni caratterizzanti della Regione Campania. Infine, nei prossimi giorni avremo da affrontare crisi aziendali che sembrano avviarsi verso esiti negativi, per rifinanziare le aree Zes, per conseguire l’obiettivo di una fiscalità di vantaggio per chi investe nel Sud. Mi auguro di poter contare sulla collaborazione con il Governo per risolvere problematiche lavorative come quella degli Lsu, degli operai idraulico forestali, per i quali negli anni passati la Campania si è dissanguata, spendendo mezzo miliardo di euro, per sostenere un lavoro utile ma anche per ragioni sociali, ma che adesso devono trovare soluzione nel rapporto con il Governo investendo i fondi europei. Avremo davanti in Italia e in Campania il problema più drammatico: la crisi demografica, il prossimo anno l’Italia scenderà sotto i 60 milioni di abitanti, è una soglia simbolo che evidenzia un dato drammatico con un Paese che invecchia e che nell’arco di sette anni non avrà più le risorse per pagarsi i servizi di civiltà come un sistema pensionistico moderno, il sistema scolastico. Bisogna lavorare su un piano di sostegno alla genitorialità, a cominciare dal sistema degli asili nido e delle scuole”. Alla luce dei temi esposti, De Luca ha, dunque, invitato il Consiglio ad un lavoro comune di qualità soprattutto per fare fronte alle conseguenze economiche ed occupazionali provocate dalla pandemia e il rilancio economico e sociale della Campania.

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