Non ci libereremo facilmente delle mascherine almeno in Campania.

L'ordinanza di indossare il dispositivo di sicurezza anche all'aperto, che scade a fine luglio, sarà prorogata.

L'annuncio giunge dal presidente Vincenzo De Luca a margine del taglio del nastro del nuovo asilo aziendale presso l'azienda ospedaliera universitaria Federico II di Napoli.

"Facciamo altre dieci ordinanze per rendere obbligatorie dieci mascherine, anche sulle orecchie.

Quando diciamo che chi si vaccina è immunizzato per il 92% al massimo, dobbiamo sapere che anche con la seconda dose c'è un 10% che si contagia.

Il vantaggio è che chi è immunizzato non va in terapia intensiva e non ha problemi seri ma contagia a sua volta gli altri, quindi l'uso della mascherina dev'essere obbligatorio sempre anche quando si è vaccinati per la tutela propria e degli altri".

"Ma è davvero un martirio portare la mascherina? Certo è un piccolo fastidio ma in cambio abbiamo una grande protezione e un aiuto per tornare alla vita normale...".

L'invito: "... Un po' di buon senso".

Poi sollecitato dai cronisti sulla mancanza di personale sanitario, De Luca affronta anche la situazione del nosocomio arianese. (GUARDA IL SERVIZIO)

Inoltre  annuncia che si sta lavorando alla realizzazione del nuovo Polo pediatrico regionale: “Il nuovo Santobono – spiega - avrà 450 posti letto con attrezzature moderne di avanguardia di ultima generazione, una struttura ex novo per la quale investiremo oltre 200 milioni di euro.

Vogliamo candidare il nuovo polo pediatrico a diventare un Irccs, un’eccellenza della ricerca, di livello europeo.

Sarà un altro primato della Campania". 

Nel frattempo nel corso della seduta di Giunta, che sarà convocata nei primi giorni del mese di agosto, sarà approvata la delibera di aggiornamento del “Piano regionale per il recupero delle liste di attesa”: saranno stanziati fondi aggiuntivi per potenziare ulteriormente l’offerta di prestazioni sanitarie da parte delle strutture pubbliche e per consentire anche alle strutture private accreditate di contribuire al recupero delle prestazioni non erogate ai cittadini campani nel corso del 2020 a causa dell’emergenza Covid.