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Regione, spuntano altri due candidati. In campo ''Terra'' e Potere al Popolo

De Luca, Caldoro, Ciarambino. Ma non solo. All’elenco degli aspiranti presidente della Regione Campania si aggiungono altri due nomi. Uno è già stato presentato ufficialmente e correrà per “Potere al Popolo”. Si tratta di Giuliano Granato, 34 anni, Laureato in scienze politiche e relazioni internazionali all’università Orientale di Napoli. Obiettivo della lista, nata dall’esperienza del centro sociale “je so pazz” del capoluogo partenopeo è quello di conquistare almeno uno scranno nel parlamentino del centro direzionale. Granato ha assicurato che “Potere al popolo sarà presente” in tutte e cinque le province della Campania con proprie liste. Tra i punti principali del programma: l’ambiente e la lotta al lavoro in nero. La lista rappresenta una grana per De Luca perché punta ad erodere il consenso che il governatore raccoglie a sinistra. Un’altra grana per il Presidente uscente è rappresentata dalla compagine “Terra” che ha avviato il suo percorso politico elettorale in due luoghi simbolo della battaglia ambientale campana, Taverna del Re, sito delle ecoballe, e la spiaggia inquinata di San Giovanni a Teduccio. La lista vede dentro gli ambientalisti di Stop Biocidio, Sinistra italiana, Rifondazione comunista, Partito dei comunisti italiani, Partito del Sud, Altra Europa e Cobas mentre si attende che DeMa sciolga definitivamente le sue riserve. Il candidato presidente per Terra è Luca Saltalamacchia, avvocato ambientalista. Ma l’idea della coalizione è quella di puntare su una copresidenza anche se formalmente il candidato è uno solo. Ad affiancare Saltalamacchia ci sarà Stefania Fanelli, consigliera comunale di Marano, ma soprattutto storica attivista del movimento antidiscarica dell’area nord di Napoli. Allo stato, dunque, sono 5 i candidati a Palazzo Sanata Lucia ma la corsa è solo all’inizio e non si esclude la discesa in campo di altre compagini. Il passaggio più delicato però resta quello della composizione delle liste. I nomi dovranno essere depositati entro il 21 agosto. Sui territori e nelle segreterie di partito le prossime settimane si annunciano di fuoco. E non certo per la calura estiva.

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