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Come destreggiarsi con la carta dei vini a ristorante

A prescindere dal contesto ci si chiede speso come destreggiarsi con la carta dei vini a ristorante. Come affrontare il cameriere che tenta di rifilarci la bottiglia del suo amico? Come non rendersi ridicoli davanti ai commensali? Il consiglio in via generale è scegliere marche che abbiamo già provato o zone vinicole che meritano una certa fiducia. Unica avvertenza: non puntate al prezzo più basso, al cosiddetto vino della casa, né al più alto, per non rischiare che i commensali siano in disaccordo al momento del conto. Se il locale dispone di un sommelier tutto cambia. Nei commensali inesperti la figura del sommelier suscita spesso diffidenza.  C’è da dire che molti di loro si sono guadagnati la cattiva fama non raccomandando al cliente il vino migliore per ciascuna occasione. Poiché nella professione la fame è tanta, alcuni sommelier lavorano per qualche cantina che li ricompensa affinché consiglino le loro etichette.Altri subiscono la pressione del proprietario del ristorante che li obbliga a liberarsi di determinate etichette, magari poco vendibili e costose, senza considerare gusti e portafoglio del cliente. Poi ci sono quei sommelier che senza pressioni né ricompense si divertono ad umiliare i commensali ignoranti in fatto di vino.   Se vi accorgete di essere incappati in un soggetto simile c’è una via di uscita. Lasciate che si occupi del servizio, stappare il vino, servirlo, raffreddare la bottiglia, ma fate in modo che non influenzi la vostra scelta. Scartate i suoi suggerimenti, con eleganza.
Maria Froncillo

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