A Quindici sono state sequestrate e affidate a cooperative sociali due ville appartenenti ai Cava e ai Graziano. Ma in Irpinia ci sono altre strutture confiscate ai camorristi che attendono di essere utilizzate per scopi civili. Lo si deduce da un’intervista del nostro direttore Gianni Raviele a Pasquale Capoluongo, il presidente di una cooperativa che gestirà il servizio sociale in uno degli edifici, ex proprietà di uno dei boss di Quindici.
Commenta l'articolo