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Sipario sul Folkfestival con Bandabardò e Calypso Rose: un trionfo

Arrivederci all’anno prossimo. Perché l’Ariano Folkfestival è solo un appuntamento da rinnovare anno dopo anno. La chiusura della ventitreesima edizione in una giornata ricca di emozioni e che ha definitivamente sancito che la formula adottata dagli organizzatori funziona a meraviglia, anche quando le proposte sono audaci. Proprio come quella di ieri: la giornata di chiusura con i big sul palco dalle 14 del pomeriggio, quando la Bandabardò ha chiamato tutti a raccolta a ballare sotto il sole.

Ad ora di pranzo, proprio così. E il pubblico festivaliero non si è lasciato pregare, gremendo il piazzale Calvario, accompagnando la Banda a suon di cori e ballando incessantemente dall’inizio alla fine della loro performance, scandita dai successi di venticinque anni di carriera. Un ritorno gradito, quello del gruppo toscano, che aveva calcato il palco del Festival nel 2000, quando la rassegna si teneva ancora in località Tranesi.

Un concerto serrato e scandito dai ritmi coinvolgenti della band, che non si è tirata indietro neanche nel momento del tributo a Fabrizio De Andrè, che ha riscontrato il gradimento di tutto il pubblico. Quasi due ore di concerto pomeridiano, prima di lasciare il palco con l’auspicio positivo puntellato da un lancio di coriandoli sulla gente sulle note dell’intramontabile “se mi rilasso collasso”.

Dopo un elaborato e faticosissimo cambio palco, spazio alla regina della ventitreesima edizione.

Calypso Rose, una “ragazza” di settantotto anni, ha stregato il pubblico con una proposta straordinariamente raffinata e coinvolgente, sostenuta da una band di qualità eccelsa. Oltre ottocento canzoni scritte nella sua carriera, raccontata in oltre venti album, la regina del Calipso ha retto il palco con incredibile forza e leggerezza, suscitando l’ammirazione dei presenti non solo per la sua proposta musicale, ma anche per la grandissima umanità che è stata capace di trasmettere. Nonostante la pioggia il pubblico non ha smesso un attimo di seguire la sua performance, che ha di fatto messo il punto esclamativo sulla ventitreesima edizione del folkfestival. In serata e nella notte sono proseguite le manifestazioni collaterali. Dal Corazone con il live dei Mercalli, ai dj set con DJ Panko e Sassafras, in giro per i locali del centro storico, fino ai Polina, storico gruppo partenopeo, nell’area del campeggio. Una notte lunga, l’ultima targata Folkfestival. Almeno per quest’anno.  

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