Nessuno vorrebbe abbandonare le proprie radici custodendo gelosamente solo in qualche 'misera' valigia i ricordi della propria esistenza.
Nessuno vorrebbe approdare in un mondo lontano se non spinto dalla necessità di andare via per offrire a se stessi ma soprattutto ai propri figli un futuro che non sia più sopravvivenza.
Accogliere l'altro significa guardare oltre costruendo radici di pace. (GUARDA LO SPECIALE)
“Quando si avvicina uno straniero e noi lo confondiamo con un nostro fratello, poniamo fine a ogni conflitto. Ecco, questo è il momento in cui finisce la notte e comincia il giorno”. (Paulo Coelho)
Una frase che racchiuse il senso di una iniziative tesa a tendere la mano allo straniero che porta con sé storie di sofferenza, nostalgia e voglia di riscatto: a Benevento il primo corso di arabo voluto dalla Croce Rossa Italiana di Benevento in collaborazione con la Chiesa.
“Integrazione e conoscenza del mondo islamico”: è la parola d’ordine del presidente della Croce Rossa di Benevento, Stefano Tangredi in prima linea in nome del sociale e della solidarietà. “… se non conosciamo non possiamo integrare. Si tratta di un percorso - chiosa Tangredi - non solo indirizzato alla conoscenza della lingua araba ma aperto all’apprendimento della cultura arabo-islamica che non è quella fondamentalista ma religiosa e pacifica”.
Ai microfoni di Canale 58 la docente del corso Laura Forgione che spiega l’essenza del mondo islamico e il fascino della sua cultura.
Il tutto in sinergia con padre Antonino Carillo esperto linguistico che racconta la riconoscenza dei tanti immigrati che bussano per carità, comprensione e amore.
Una profonda collaborazione tra Croce Rossa italiana di Benevento e la Chiesa per condurre un’altra mano fuori dal buio accompagnandola verso la luce della solidarietà, dell’integrazione e della accettazione dell’altro.
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