Esplosione di nuovi positivi nel Sannio: sono 636 come si evince dal dashboard della Protezione civile nazionale.

Nuovi positivi che fanno balzare la provincia di Benevento ad un totale 20.326 contagiati.

Sul fronte dei ricoveri la situazione non è da meno: nelle ultime 24 ore si sono registrate 4 vittime nel padiglione Santa Teresa del San Pio.
Si tratta di un 65enne di Benevento, di un 77enne e un 79enne, entrambi di Paduli e di un 71enne di Pomigliano D'Arco, in provincia di Napoli.

E ci sono ancora due neonati (un bimbo è sannita) nati da madri positive ricoverati nel reparto di terapia intensiva neonatale.

L'auspicio è che possano, come è avvenuto per gli altri due piccoli, essere trasferiti nel reparto di degenza ordinaria quanto prima.

3 invece le persone ricoverate in terapia intensiva.

62 i ricoverati complessivi, 28 sono della provincia di Benevento.

7 i pazienti dimessi.

Il degente sannita che si trovava, il giorno precedente, nell'area di isolamento del pronto soccorso non è stato ricoverato ma inviato in isolamento fiduciario presso la propria abitazione.

NODO SCUOLA IN CITTA'. E intanto continua a tener banco il nodo scuola, la preoccupazione espressa da più parti in vista del ritorno in presenza. E in città non si placa il tira e molla.

Questa volta ad intervenire ci pensa il vice sindaco Francesco De Pierro.

“Seicento dirigenti scolastici, da tutta Italia, (ma il numero è destinato a crescere) hanno scritto al Presidente del Consiglio Draghi e al ministro dell’Istruzione Bianchi per sollecitare il Governo a rimandare di almeno dieci giorni il ritorno a scuola in presenza. Pur consapevoli della delicatezza del tema, il documento dei presidi italiani deve indurre tutti coloro che hanno responsabilità pubbliche ad un’attenta e seria riflessione sul cruciale tema della scuola e della frequenza in presenza nel contesto di una così grave emergenza epidemiologica”: è la riflessione del vice sindaco di Benevento Francesco De Pierro.

“Il buon senso, l’etica della responsabilità, la consapevolezza della gravità del momento, nonché la vertiginosa ascesa dei numeri che crudamente testimoniano la rapidità con cui si diffonde la mutazione Omicron del Coronavirus, impone il superamento degli steccati ideologici e la necessità di evitare strumentalizzazioni e polemiche.

L’amministrazione comunale di Benevento e in primis il sindaco Clemente Mastella condividono le preoccupazioni e i timori di migliaia di presidi italiani: il diritto allo studio e l’insostituibile importanza della presenza in Aula sono semplicemente indiscutibili, ma l’estrema gravità della stagione che viviamo potrebbe chiamarci a nuovi sacrifici: non sarebbero purtroppo i primi ma si preannunciano come ineludibili”.

“Di fronte allo scenario di una curva epidemiologica in ascesa a causa della diffusività della variante Omicron, la solidarietà reciproca e il senso di comunità devono prevalere necessariamente su rigidità concettuali e giudizi apodittici, né il ricorso alla giurisdizione amministrativa, seppur legittimo, deve diventare uno strumento di battaglia su un terreno qual è quello della scuola.

Il nemico, come a più riprese ha ammonito il Capo dello Stato Sergio Mattarella, è il Coronavirus. Nessun altro. In nessun caso – e lo dico da padre di famiglia – l’amministrazione comunale si sognerebbe di togliere un solo istante di socialità agli allievi della città di Benevento e chiunque lo sospetti è in malafede.

Ma la responsabilità e il senso di comunità devono prevalere, anche quando il prezzo è alto".

La chiosa è: "Compulsare il sindaco Mastella o sfiancarlo sul tema della scuola appare un esercizio sterile, assai più utile è concentrarci sui rimedi utili a contenere il contagio e confrontarci con il mondo della scuola (dirigenti, insegnanti, personale Ata e famiglie) che è ben consapevole di come alcune misure, per quanto dolorose, siano, in alcuni casi, inevitabili".

(t.lombardo)