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Cabine di igienizzazione all’avanguardia al Rummo, Ferrante: “Chiunque entrerà sarà esaminato e sanificato”


San Pio sempre più in sicurezza:  presso il Presidio Ospedaliero “G. Rummo” di Benevento sono state attivate due cabine di igienizzazione individuale, allocate rispettivamente all’ingresso del CUP e del Padiglione “Santa Teresa” - Area Covid dedicata.La cabina di igienizzazione individuale rileva, attraverso un display con videocamera integrata, il corretto posizionamento della mascherina di protezione e la temperatura corporea in abbinamento a un sistema  di sanificazione per la persona e gli oggetti.L’abbattimento della carica batterica e/o virale viene eseguito atomizzando in nebbia fredda una soluzione igienizzante che non inumidisce abiti ed oggetti grazie all’utilizzo di nebulizzatori ad ultrasuoni.I nebulizzatori ad ultrasuoni impiegano un vibratore piezoelettrico, che genera vibrazioni ad alta frequenza.

La temperatura corporea viene rilevata da un sensore ottico ad alta precisione, che inquadra il volto e avverte, mediante segnale acustico e luminoso, il superamento della soglia di sicurezza, nonché l’assenza di mascherina.La cabina è capace di accogliere anche utenti in sedia a rotelle e bambini, grazie ad un sistema saliscendi, che consente il riposizionamento in verticale del display di rilevazione facciale e temperatura.

“Con l’acquisto di questa moderna apparecchiatura – ha dichiarato il direttore generale, Mario Nicola Vittorio Ferrante – abbiamo inteso elevare il livello di sicurezza dei nostri operatori e dei nostri utenti. Chiunque accederà all’interno del nostro nosocomio sarà esaminato e sanificato”.

TUMORE RARO, INTERVENTO RIUSCITO. Inoltre sempre al San Pio continua l’attività di chirurgia oncologica della U.O.C. di Otorinolaringoiatria della AORN “San Pio” di Benevento. 

Il dott. Domenico Di Maria, direttore della U.O.C., con la collaborazione dell’esperta equipe medica, anestesiologica ed infermieristica, ha asportato con tecnica mini-invasiva un tumore della guaina di rivestimento dei nervi, definito “swannoma”, dal collo di un giovane di 26 anni. 

La massa, delle dimensioni di circa 8 centimetri si estendeva dal collo sino alla bocca, lateralmente alla tonsilla, ed impediva al paziente di parlare e di deglutire.

Per l’asportazione è stata utilizzata una tecnica mini-invasiva attraverso una piccola incisione laterale del collo, tramite la quale è stata raggiunta la bocca dall’interno. In tal modo è stato possibile asportare l’intera massa.

E’ stato un grande lavoro di equipe, grazie alla collaborazione tra medici, personale infermieristico di sala operatoria e degli specialisti della U.O.S.D. di Anestesia, guidata dal dott. Guido Prizio.

Il paziente a 48 ore dall’intervento è in ottime condizioni, non ha più alcun dolore al collo, apre la bocca, deglutisce regolarmente e non presenta deficit nervosi a carico della lingua e del volto.

“Questo approccio – ha spiegato il dott Domenico Di Maria – ha permesso di preservare le strutture nobili del collo quali l’arteria carotide, la vena giugulare interna ed i nervi che provengono dal cranio ed attraversano la regione cervicale ed allo stesso tempo di non pregiudicare l’estetica del volto e del collo del giovane, evitando approcci chirurgici più aggressivi. Tale tipo di intervento è stato possibile anche grazie al continuo supporto del direttore generale, dott. Mario Nicola Vittorio Ferrante, che sta lavorando per consolidare e potenziare la Otorinolaringoiatria dell’A.O.R.N. “San Pio” come centro di eccellenza per la specifica branca”.

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