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Cmr a rischio chiusura, in bilico il futuro di oltre 190 dipendenti

Confindustria Benevento e  le segreterie territoriali di  Cgil, Cisl e Uil si sono incontrati ieri pomeriggio presso la sede degli industriali in piazza Colonna per affrontare la vicenda che interessa il Cmr di Sant’Agata de’ Goti al fine di scongiurare la chiusura della struttura ed evitare danni sotto il profilo occupazionale e di assistenza socio sanitaria. 

All’incontro erano presenti per Confindustria Benevento: il presidente Filippo Liverini, il Direttore Anna Pezza, per la Cgil Luciano Valle, per la Cisl Mario Melchionna; per la UIL Luigi Simeone, per FP CGIL  Benevento Pompeo Taddeo e per CISL FP Irpinia Sannio  Sonia Iasiello e Uil Fpl Benevento Giovanni  De Luca.

"Va segnalato - si legge nel documento di Confindustria -  che da oltre due anni, è attivo in Confindustria Benevento un tavolo aperto a tutte le organizzazioni sindacali di categoria, che ha affrontato e gestito in maniera puntuale e competente le varie vicende di natura sindacale scaturenti dal piano concordatario presentato dal CMR e iscritto presso il Tribunale di Benevento.

L’impegno messo in campo dalle parti sociali  ha consentito di raggiungere un accordo di prossimità, sottoscritto il 15 marzo 2019, grazie al quale i circa 60 licenziamenti inizialmente  previsti per rispettare i parametri del piano, sono stati portati a zero.

Questi sforzi condotti con grande spirito di responsabilità e di abnegazione rischiano oggi di essere vanificati. Infatti, nel corso dell’adunanza dei creditori lo scorso 3 maggio non si è raggiunto il voto favorevole, avendo l’Agenzia delle Entrate espresso parere negativo rispetto al piano concordatario presentato.Il Cmr ha proposto ricorso in autotutela davanti al Tribunale fallimentare la cui udienza si terrà il prossimo 20 giugno.

Le parti esprimono grande preoccupazione per l’eventuale scenario negativo che potrebbe emergere dalla bocciatura del piano concordatario a cui conseguirebbe il fallimento della struttura e la perdita dell’accreditamento regionale presso l’Asl, elemento che peggiorerebbe ulteriormente la  migrazione sanitaria verso altre regioni d’Italia che già vede oggi la provincia di Benevento fortemente penalizzata. 

Va infatti ricordato che oggi il CMR dà lavoro a circa 195 persone tra dipendenti e liberi professionisti a cui aggiungere tutto l’indotto che si sviluppa intorno a tale struttura.

Inoltre, il CMR eroga all’anno circa 73.500 prestazioni ambulatoriali, 31.500 prestazioni domiciliari, 16.790 giornate di ricovero e circa 18.000 giornate di semiricovero.

La sua chiusura comprometterebbe in via definitiva la continuità della assistenza specialistica a soggetti in parte minori che si avvalgono di cure indispensabili per migliorare le proprie patologie. 

Confindustria Benevento e le segreterie territoriali di CGIL, CISL e UIL hanno condiviso un Avviso Comune che sarà trasmesso ad horas al Presidente della Regione Campania, al Ministro della Sanità, al Ministro del Mezzogiorno e a tutta la deputazione istituzionale  locale al fine di sottolineare la gravità della situazione e impegnare, ciascuno per le rispettive competenze".

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