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Sannio

Crolla parte dello storico ponte sul fiume Calore, “grave perdita per il patrimonio”

"Il crollo ha determinato sicuramente una perdita grave per il patrimonio storico di Apice e del Sannio.

Il ponte sul Calore era stato già ricostruito dopo l’ultima Guerra e poi dismesso dal traffico veicolare a seguito della costruzione di un nuovo manufatto".

Così la nota di avvio del presidente della Provincia di Benevento, Antonio Di Maria. 

"Le segnalazioni pervenute a questa Provincia circa la precaria staticità del ponte non sono rimaste inevase ed, anzi, abbiamo messo in campo tutto quelle che era nelle nostre competenze e nelle nostre possibilità per far fronte al denunciato pericolo. 

Il crollo, comunque, è stato un evento sorprendente ed inaspettato soprattutto in questo estivo caratterizzato da una prolungata siccità: non può, dunque, essere stata la piena del fiume con la conseguente forte pressione delle acque sui piloni di sostegno a determinare il crollo del manufatto.

La Provincia ha subito predisposto una perizia tecnica per individuare le cause del crollo ed ora le nostre iniziative sono rivolte al recupero del materiale venuto giù. A tale scopo abbiamo interessato anche la Soprintendenza competente per avere da parte di quest’ultima una supervisione dei lavori a farsi”.

“Per capire le dimensioni del problema attinente i ponti e i viadotti dobbiamo ricordare che, a seguito della tragica vicenda del Ponte Morandi a Genova nel 2018, fu ordinato dal Ministero delle Infrastrutture su scala nazionale il monitoraggio per accertare lo stato della loro sicurezza e percorribilità.

La Provincia di Benevento, dopo aver censito sulla propria rete stradale ben 526 manufatti, determinò che fossero necessari quasi 141 milioni di Euro per gli interventi della loro messa in sicurezza. Ebbene, solo nello scorso mese di maggio con apposito Decreto ministeriale, sono state messe a disposizione delle Province i fondi specificamente destinati al questo scopo, ma, manco a dirlo, le risorse non sufficienti. 

La Provincia di Benevento ha infatti visto riconosciuto per la propria rete stradale solo il 10% della richiesta a suo tempo avanzata, vale a dire soltanto 13 milioni di Euro per il triennio 2021/2023. 

Dunque, per tutti i suoi 526 ponti, la Provincia di Benevento per l’anno 2021 in corso può spendere soltanto 4milioni e 300mila Euro circa e quindi: 5 milioni e 436 mila Euro circa per il 2022 e 4 milioni e 229mila Euro circa per il 2023. Una disponibilità complessiva che certamente non risolverà tutti i problemi riscontrati".

AGGIORNAMENTO 12 AGOSTO ORE 10.31

LA REPLICA AL VETRIOLO DEL SINDACO DEL COMUNE DI APICE. ECCO LA SINTESI

La parte di ponte crollato ad Apice anima il dibattito.

Al documento del presidente della Provincia di Benevento Di Maria replica il sindaco del paese sannita Pepe che in una lunga nota di attacco chiede: “Cosa è stato fatto dopo il 15 marzo di quest’anno, dopo la dichiarazione dello stato di calamità prodotto dal comune di Apice ed il sopralluogo congiunto con la sovrintendenza in cui si stabiliva di procedere con la somma urgenza?

Il presidente Di Maria rispondesse nel merito (….) e convocasse ad horas un tavolo istituzionale per affrontare le problematiche di fragilità del territorio.”


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