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Diga a soccorso dell’agricoltura, Masiello: “Provvedimento importante a sostegno del comparto”/L’INTERVISTA

L’acqua della Diga di Campolattaro a sostegno dell’agricoltura. Ora c’è il provvedimento che autorizza gli attingimenti a scopo irriguo a monte e  a valle dell’invaso per l’area del Tammaro e del Fortore fino all’area industriale Asi di Ponte Valentino anche per le colture di soccorso di alcune foraggere come mais, erba medica, particolari colture agroalimentari (pomodori, peperoni, fagioli) e coltivazione arboree dietro presentazione di una apposita istanza documentata dal regolamento regionale n. 2 del 6 marzo 2018, purché venga certificata da parte degli utenti l’installazione di idonei dispositivi di sanificazione delle acque prelevate e l’effettività idoneità delle acque trattate dai dispositivi. (ASCOLTA L'INTERVISTA DEL PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI MASIELLO)

La delibera provinciale nasce da un’analisi della situazione attuale del comparto agricolo e dallo sforzo di porre rimedio in tempi rapidi alle maggiori criticità.

“Il provvedimento - sottolinea il presidente della Provincia, Antonio Di Maria - che autorizza gli attingimenti a scopo irriguo a valle della diga di Campolattaro per l’area del Tammaro e del Fortore è uno dei numerosi tasselli dell’azione che stiamo costruendo per sfruttare la risorsa acqua resa disponibile dal più grande invaso della Campania.

Il territorio sannita ha enormi potenzialità e la sua vera ricchezza risiede nelle sue eccellenze territoriali, ambientali, paesaggistiche e naturali che vanno tutelate e valorizzate.

La diga e le acque di Campolattaro sono una risorsa strategica ed un vero e proprio volano di sviluppo per il Sannio e, dopo 40 anni dalla posa della prima pietra dell’invaso, è ormai davvero venuto il tempo che questa strategica opportunità di ricchezza collettiva e sociale venga còlta dai nostri concittadini.

Per giungere a tale risultato, che necessita delle sinergie delle Istituzioni, io credo che possano fin d’ora essere autorizzate ed avviate quelle misure che garantiscano la rinnovata vitalità della nostra agricoltura.

L’agricoltura sannita è una componente essenziale nella formazione del Pil provinciale: fino a quando l’agricoltura è stata trainante, il nostro territorio non ha sofferto, come soffre oggi, il dramma dello spopolamento e della desertificazione sociale ed i nostri piccoli borghi costituivano altrettanti poli trainanti l’economia locale.

Occorre ridare fiato al comparto agricolo tutto ed in particolare a quello delle eccellenze produttive ed alle unicità tipiche: in questo senso, il provvedimento di parziale deroga, per i suoi contenuti innovativi, può essere un modello sperimentale per un territorio più vasto.

L’interlocuzione con il presidente della Coldiretti Masiello è stata molto utile per individuare e definire quegli interventi e quelle misure che potessero realizzare un salto di qualità per il comparto agricolo.

Restano ora da concretizzare gli altri interventi per lo sfruttamento per usi civili dello straordinario giacimento dell’invaso sul Tammaro”.

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