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Sannio

Emergenza pomodoro, Caputo perso il 20% delle colture. Valuteremo ristoro

“Milleduecento ettari di prodotto non raccoglibile, il 20% della produzione di pomodoro perso con danni di milioni di euro.

Mi attiverò da subito in sinergia con le altre regioni colpite per chiedere al Governo forme straordinarie di ristoro per i danni subiti da aziende già provate da una fase economica difficile.

– Lo ha dichiarato Nicola Caputo Assessore all’Agricoltura della Regione Campania a margine del tavolo convocato per affrontare l’emergenza legata alla raccolta di pomodoro a cui hanno partecipato i rappresentanti delle associazioni di categoria: Cia, Colditretti, Confagricoltura, Copagri. Le Op del pomodoro, l’OI Pomodoro Centro Sud Italia e  Anicav – Una serie concatenata di eventi di diversa natura – spiega l’Assessore Nicola Caputo - ha innescato un corto circuito che sta mettendo in seria difficoltà produttori e trasformatori.

Ai problemi strutturali della difficoltà a reperire manodopera specializzata si sono aggiunti quelli contingenti dovuti alla crisi sanitaria, gli eventi meteorologici fuori stagione, come le gelate d’aprile e l’eccezionale ondata di calore delle ultime settimane.

A questi dati si aggiunge ancora la difficoltà a reperire autisti per il traporto della merce dalle aziende produttrici a quelle di trasformazione.

Vanno trovate soluzioni definitive come l’attivazione di canali che permettano la collocazione di lavoratori specializzati provenienti  da altri paesi.

Intanto i danni sono già ingenti – spiega ancora l’Assessore all’Agricoltura Nicola Caputo – per questo ho chiesto alle aziende di documentare in modo puntuale i danni subiti, allo stesso tempo mi attiverò per esplorare la possibilità di chiedere forme di ristoro per le imprese danneggiate.

Questa è una emergenza – conclude Nicola Caputo - e va affrontata come tale, ma bisogna anche cominciare a ragionare in un’ottica di  migliore utilizzo degli strumenti di gestione del rischio.

L'agricoltura è l'attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici e gli strumenti di gestione del rischio devono trovare, nella nostra regione, maggiore applicazione trasformandosi in elementi centrali per un’agricoltura moderna e capace di guardare al futuro”.

CRISI TRASPORTI POMODORI, COLDIRETTI CAMPANIA: PRONTI CON I TRATTORI

Trovare soluzioni alternative per eliminare gli alibi e salvare la produzione dei pomodori da conserva.

È la proposta che Coldiretti Campania, rappresentata dal direttore regionale Salvatore Loffreda, ha portato al tavolo d’urgenza in Regione convocato sulla crisi dall’assessore all’agricoltura Nicola Caputo.

“Se il problema dell’industria conserviera è il trasporto – ha dichiarato il direttore Loffreda – siamo pronti a mobilitare i trattori delle aree interne per agevolare il carico e la consegna presso gli stabilimenti di trasformazione, evitando di innescare così tensioni sul mercato tra Campania e Puglia.”

Alla luce del rischio di lasciare il prodotto a terra, facendo crollare i prezzi, l’assessore Caputo ha manifestato la volontà di prevedere dei risarcimenti. A tale proposito, nel suo intervento il direttore regionale di Coldiretti ha proposto di raccogliere una scheda con la dichiarazione del danno presunto, corredato da documentazione fotografica e fascicolo aziendale, indicando il contratto in essere con l’agroindustria per il ritiro. In questo modo – ha sottolineato Loffreda – avremo contezza della reale entità del danno e dello stato dei rapporti tra agricoltori e filiera industriale. Il tavolo regionale, a cui erano presenti anche i rappresentanti degli opifici agroalimentari, ha accolto la proposta. Coldiretti Campania ha già attivato i suoi uffici territoriali per supportare gli agricoltori nella compilazione della domanda.

“Occorre andare alla radice del problema – ha concluso Loffreda – altrimenti non riusciremo a capire chi sta giocando sulla pelle degli agricoltori, puntando a speculare o sul trasporto o sul crollo dei prezzi.”

Al danno si aggiunge la beffa – denuncia infine Coldiretti Campania – visto che in alcuni Comuni dove i camion sono in fila per entrare nelle industrie conserviere, la polizia urbana sta cominciando a elevare multe per la sosta e per la polvere sollevata.

Un atteggiamento di scarsa collaborazione – conclude Coldiretti Campania – da parte di Enti locali che aggravano le difficoltà economiche di un settore che offre lavoro e reddito.

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