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Sannio

Maltempo, pioggia e vento: annullata la chiusura al traffico a Benevento. Danni ingenti a Caserta

Frana sulla Sp 119. Strada chiusa nel territorio che collega Limatola a Sant'Agata de' Goti

Maltempo nel Sannio.

Una pioggia intensa da questa mattina si sta abbattendo anche sul capoluogo sannita dove il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, ha comunicato che a causa della pioggia intensa che si sta riversando in città, ha dato disposizione di eliminare le chiusure al traffico previste oggi per la giornata ecologica.

IN AGGIORNAMENTO

ORE 12.00

Poco fa si è verificata una frana sulla strada provinciale 119 che collega Limatola alla località Cantinelle di Sant'Agata de' Goti. 

La strada è stata interdetta alla circolazione veicolare.

Sul posto i carabinieri della Stazione di Dugenta e il personale della Provincia.

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BOMBA D'ACQUA SUL CASERTANO: SI CONTANO I DANNI


Non si ferma il nubifragio che da ieri sta investendo larga parte del territorio casertano, in particolare la pianura campana e l'area alifana.

Campi allegati e stalle distrutte - denuncia Coldiretti Caserta - con la conta dei danni che rischia di aggravarsi nelle prossime ore.

Tramite gli uffici territoriali della principale organizzazione agricola - allertati dal direttore Giuseppe Miselli, d’intesa con il presidente Manuel Lombardi - è in corso un monitoraggio costante degli effetti della bomba d'acqua sui terreni e sulle strutture aziendali. 

"L'acqua ha invaso e distrutto le colture orticole in pieno campo, ma ha anche danneggiato irrimediabilmente le scorte di fieno, paglia ed erba medica destinate all'alimentazione dei capi di bestiame, in particolare bufalini.

Oltre all'ingente massa d'acqua riversata a terra, a fare ulteriori danni è stato il vento forte che ha scoperchiato i tetti delle stalle, abbattuto alberi e divelto recinzioni. Colpito anche il comparto tabacchicolo, con infiltrazioni che hanno colpito i depositi dove erano conservate foglie lavorate e pronte alla consegna nelle manifatture.

L'area interessata dal fenomeno è vastissima con migliaia di ettari coinvolti. Al momento le situazioni più critiche si segnalano a Villa Literno, Capua, Pignataro Maggiore, Castel Volturno, Santa Maria la Fossa, Sessa Aurunca e Mondragone. 

"Gli agricoltori – dichiara Giuseppe Miselli, direttore di Coldiretti Caserta – evidenziano una situazione resa ancora più drammatica dallo straripamento dei canali di irrigazione, in assenza di lavori di pulizia per rimuovere le ostruzioni e favorire il deflusso delle acque.

Stiamo lavorando senza sosta per dare sostegno alle imprese". 

"Nelle prossime ore - annuncia Manuel Lombardi, presidente di Coldiretti Caserta - invieremo un primo dossier dei danni alla Prefettura, alla Provincia e alla Regione. Attendiamo che la pioggia dia una tregua per tracciare una stima, ma siamo sull'ordine delle migliaia di euro. Su una sola azienda zootecnica, presa a campione, abbiamo stimato danni per 40 mila euro".

ORE 15.20

Coldiretti ha attivato la sua unità di crisi attraverso gli uffici territoriali per rilevare i danni alle imprese agricole.

Il direttore regionale Salvatore Loffreda ha effettuato un sopralluogo in tutta l’area verificando che lo stesso fenomeno meteorologico ha generato due effetti diversi tra l’area a nord del casertano e quella a sud.

Nel bacino idrografico del Volturno gli effetti sono stati differenti. Nella zona alifana il fiume e i canali di bonifica hanno retto il sovraccarico d’acqua, con una situazione sostanzialmente sotto controllo e danni limitati.

Nel basso Volturno sono stati invece i Regi Lagni ad esondare, invadendo per centinaia di ettari la pianura campana tra Pignataro Maggiore, Capua, Grazzanise, Cancello Arnone e Castel Volturno.

“I fenomeni straordinari – dichiara Salvatore Loffreda, direttore di Coldiretti Campania – sono ormai una costante, a causa dei cambiamenti climatici. Le aziende agricole sono costrette a fare i conti con bombe d’acqua improvvise. Tuttavia, la mano dell’uomo può mitigare o aggravare il dissesto idrogeologico che ne deriva. Le forti piogge di queste ore vedono sulla stessa asta fluviale del Volturno casertano una condizione di allerta fisiologica a nord e una devastazione a sud. La differenza è data dalla mancata manutenzione dei canali, che è ormai la seconda minaccia dopo i cambiamenti climatici. I Consorzi di Bonifica devono svolgere il proprio ruolo fino in fondo se non vogliamo distruggere i campi ad ogni acquazzone”.

Ha partecipato al sopralluogo nell’alto casertano anche Alfonso Santagata, presidente del Consorzio Sannio Alfano.

“Nonostante tutto – dichiara Santagata – il lavoro di pulizia e manutenzione ha dato i frutti sperati. Pur in presenza di un’improvvisa massa d’acqua che arriva a carico dei corpi idrici superficiali, i canali hanno retto l’urto nella zona alifana. Questo non ci consente di abbassare la guardia, ma possiamo tirare un sospiro di sollievo per i territori agricoli interessati e per le strade di comunicazione”. (t.l.)

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