San Salvatore Telesino, un piccolo paese sannita la cui quiete è stata stravolta dalla terribile tragedia.

Una bellissima bambina, Maria, violata nella sua genuinità e uccisa. (GUARDA IL VIDEO)

Un destino atroce e brutale intorno al quale le indagini senza sosta del Nucleo investigativo del comando provinciale della Benemerita di Benevento e della Compagnia carabinieri di Cerreto Sannita - coordinate dal procuratore della Repubblica di Benevento Giovanni Conzo e dal sostituto procuratore Maria Scamarcio - si fanno sempre più serrate.

Sul posto i Ris che hanno effettuato accurati sopralluoghi, sequestrando reperti che adesso sono al vaglio del personale specializzato dell’Arma. Si ha la sensazione che l'orizzonte investigativo possa anche ampliarsi.

Indizi potrebbero rilevarli i vestiti della piccola ritrovati ai bordi della piscina. Gli abiti di Maria sveleranno l’identità del mostro? Oppure lo riveleranno altri elementi raccolti nel corso dell’autopsia che ha già confermato il decesso per annegamento evidenziando nel contempo la presenza di segni di violenza sessuale?

Per il momento l’unico indagato resta il 21enne amico di famiglia Daniel Ciocan: operaio di una cooperativa agricola: è lui che continua a professare la sua innocenza: “Sono innocente non le avrei mai fatto del male”. 

Ha indicato nelle 20.00 di domenica l'orario in cui avrebbe lasciato dinanzi alla chiesa Santa Maria Assunta - di ritorno da un giro in auto a Telese - la piccola. Successivamente sarebbe andato a casa per far mangiare i cani e poi alle 21.30 circa, sarebbe andato dal fratello a Castelvenere. Quindi verso le 22.30, dopo aver cenato, sarebbe uscito con alcuni amici e avrebbe fatto tappa a Massa di Faicchio, al lago di Telese, prima di rientrare a casa verso le ore 2.00.

Gli inquirenti chiaramente stanno valutando tutte le dichiarazioni rese dall’indagato circa i suoi spostamenti avvenuti dopo le ore 20.00 con particolare attenzione a quello che è avvenuto fino alle 21.30.

E intanto l’autopsia di ieri ha accertato che la piccola Maria aveva segni di violenza sessuale che forse risalivano anche a giorni antecedenti a quella orribile domenica di festeggiamenti rinviati (compresa la processione di Sant’Anselmo a causa del cattivo tempo) quando il corpo è stato ritrovato nudo nella piscina della struttura ricettiva ubicata nel cuore del paese e a pochi passi dalla casa e dalla chiesa.

Solo un vicoletto di circa 100 metri separa la struttura dal luogo di culto frequentato dalla piccola. Nessun luogo isolato. Di fronte al cancello principale vi sono anche un gruppetto di case. Eppure è lì – che per il momento – resta il mistero.

Da dove è entrata Maria, dalla parte laterale o da una fessura della recinzione? Con chi è entrata? Interrogativi a cui gli investigatori daranno risposte.

“Non ci interessa sbattere il mostro in prima pagina", ha spiegato il procuratore Giovanni Conzo giunto in caserma ieri sera intorno alle 17 “ma stiamo facendo indagini a tutto campo e doverosamente stiamo cercandodi accertare la verità su questo atroce e doloroso episodio”.

Insomma nessuna pista sarà lasciata al caso. Tante le persone ascoltate, anche alcuni giostrai che sostavano in piazza Pacelli per la festa di Sant'Anselmo. Aveva piovuto, tanto da far saltare la processione, ma non l'esibizione di alcuni cantanti. 

Maria era una bimba solare e come tutti i bambini con la sua bicicletta – che resta lì  davanti casa - amava giocare con le sue amichette. 

Vado in chiesa aveva detto al papà.

Cento metri la separavano da casa e altri cento circa dalla struttura.

Ma da quel vicoletto non ha fatto più ritorno.

"Maria... dolce, bellissima bimba: avevi davanti a te la Vita... Piccola, meravigliosa creatura per te l'abbraccio del Paradiso...".