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Pnrr, un progetto di 15 milioni. L'Unisannio fa rete/VIDEO

Investimenti digitali e sostenibili, previsti dal PNRR: porteranno circa 15 milioni di euro per attività di ricerca e bandi a cascata a favore delle imprese delle regioni del Sud del Paese. 

In tale ottica si inserisce l’evento di presentazione del progetto, organizzato dall’Ateneo Sannita che ha visto al tavolo del confronto, tra gli altri, oltre al rettore dell’Università del Sannio Gerardo Canfora, al sindaco di Benevento Clemente Mastella, Barbara Pozzo dell’Università degli Studi dell’Insubria Research and innovation manager Spoke3 Nodes, il direttore di Confindustria Benevento Anna Pezza e il docente di Economia aziendale Paolo Esposito.

IL DETTAGLIO

Il progetto dello SPOKE 3 - CULTURE AND TOURISM INDUSTRY, mira ad analizzare come l’industria della cultura e del turismo possa fungere da driver per lo sviluppo del territorio, trasferendo le conoscenze che si sono sviluppate all’interno delle università al territorio.

L’ambizione: contribuire a migliorare il benessere delle persone attraverso la fruizione di tutte le forme materiali e immateriali in cui si esprimono cultura e conoscenza stringendo strette sinergie tra tutti gli attori che collaborano per rispondere a queste esigenze: le scuole, le università, le librerie, i cinema, le industrie creative e culturali, i musei, le biblioteche, gli archivi, le aree archeologiche, i teatri.

“Inizialmente – ha spiegato la prof.ssa Barbara Pozzo - il progetto prevedeva un network di università del Nord ma attualmente si estende ad atenei del Meridione tra cui UNISANNIO.

L’iniziativa si sviluppa su due direttrici: quella di ricerca e quelle di sviluppo e supporto alle piccole e medie imprese del territorio non solo sannita e campano ma dell’intero Mezzogiorno.

Un’occasione unica per partecipare insieme a progetti di ricerca ed ampliare la progettualità alle imprese per i bandi a cascata che si aprono adesso e si concludono a settembre”. 

Inoltre nel corso della giornata è stato presentato il progetto bandiera CIRIL che vede direttamente coinvolta l’Università del Sannio in qualità di partner dello SPOKE 3.

“CIRIL – ha chiarito il prof. Piercarlo Rossi – nasce per applicare tecnologie emergenti come la realtà aumentata e il mixed reality in ambito non solo industriale ma anche turistico e culturale. In particolare, un metaverso della cultura declinato al fianco dei territori può rappresentare un valido contributo allo sviluppo dell’Italia”.  

Il progetto CIRIL sarà condotto su un'area più ampia, come la Provincia di Benevento attraverso l'esperienza dell'Università degli Studi del Sannio in concorso con lo sviluppo delle attività previste all’interno del Progetto SHERIL (progetto finanziato dal PNRR per l’importo di 10 milioni di euro, di cui UNISANNIO è soggetto proponente e capofila), reinterpretando la trasformazione tecnologica, green e digitale in funzione della valorizzazione del nostro patrimonio di arte e cultura, motore per la nascita di nuovi servizi e la costituzione di un industria culturale di nuova generazione nel Mezzogiorno. 

“L'attività – ha spiegato il rettore Gerardo Canfora - mira a indagare come aumentare la frequentazione dei visitatori in aree culturali meno conosciute attraverso l'adozione delle ICT, nonché a implementare nuove architetture tecnologiche che consentano la costruzione di percorsi tematici e personalizzati, migliorando la capacità progettuale dei siti culturali attraverso strumenti innovativi per la raccolta e l'analisi dei dati”. 

Il bando dedicato alle imprese del Meridione 

NODES, mette a disposizione dei fondi a sostegno di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale avviati da imprese site nel Mezzogiorno.

La dotazione finanziaria complessiva è di 1.202.000 €, a valere sui fondi PNRR di NODES.

Le proposte progettuali presentate dalle imprese, dovranno essere coerenti con le tematiche di ricerca e innovazione dello SPOKE 3, ovvero rivolgersi allo sviluppo sostenibile e digitale dell’industria turistica e culturale, e dei settori industriali tessile e moda, recuperando aspetti legati alla cultura e alla storia dei territori coinvolti I bandi sono dedicati alle Micro, Piccole e Medie imprese (MPMI) che potranno partecipare in modalità singola o collaborativa con altre imprese.

Le Grandi Imprese (GI) potranno partecipare solo in modalità collaborativa con altre imprese (MPMI).

I progetti presentati dovranno avere un importo tra 70.000 euro (150.000 se presente una Grande Impresa) e 600.000 euro, una durata massima di 15 mesi ed essere realizzati nel territorio del Mezzogiorno ovvero in Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.

Il contributo per le imprese è a fondo perduto la cui intensità massima sulle spese progettuali è calcolata sulla base della dimensione di imprese, dell’ambito di attività e se presentato in partenariato o meno. 

La prima finestra di presentazione si chiuderà il 4 settembre 2023 a seguito della quale verrà attivato iter di istruttoria e valutazione.

In caso di mancata assegnazione dei fondi disponibili, verrà aperta una seconda finestra. Ciascuna impresa potrà presentare non più di una domanda.

La durata di realizzazione del progetto non potrà̀ essere superiore ai 15 mesi a decorrere dalla data di sottoscrizione del contratto d’obbligo, successivamente al provvedimento di ammissione".

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