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Ponte San Nicola, emessa l'ordinanza di chiusura per i mezzi pesanti

La tragedia di Genova servirà a responsabilizzare, a monitorare costantemente e a prevenire? Servirà a rendere sicure le infrastrutture? Le scuole, gli edifici pubblici e privati? Si spera dì sì.

E... mentre i nostri Eroi continuano incessantemente a scavare nella speranza di trovare ancora in vita chi attraversava il 14 agosto il ponte Morandi, le amministrazioni locali avviano monitoraggi più capillari.

Due giorni fa l’annuncio, ieri la decisione di istituire a Benevento il divieto di transito ai veicoli con massa a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate sul ponte Torrente San Nicola in località Capodimonte.

All'indomani del crollo del ponte Morandi a Genova, "ritengo urgente ed improcrastinabile procedere ad una verifica approfondita - sottolinea il primo cittadino Clemente Mastella -  concernente la sicurezza della staticità dei ponti stradali sia compulsando le autorità proprietarie competenti sia, per quanto concerne quelli di esclusiva competenza comunale, con particolare riferimento al Ponte San Nicola, realizzato dallo stesso ing. Morandi nel 1955, avviando le attività di verifica tecnica tesa a rassicurare la cittadinanza ed a scongiurare qualsivoglia timore per la pubblica incolumità".

"Per questa ragione – continua Mastella - comunico di aver acquisito la disponibilità alla collaborazione scientifica necessaria da parte dell’Università degli Studi del Sannio in persona del Rettore o suo delegato e dell’Anas in persona del direttore compartimentale o suo delegato. 

A soli fini precauzionali, per un periodo di 30 giorni e comunque nelle more dell’espletamento delle verifiche tecniche di cui sopra, si invita a voler valutare l’opportunità di adottare ordinanza dirigenziale di inibizione ai mezzi pesanti di attraversamento del ponte e/o altra misura idonea ad evitare eccessive sollecitazioni sulla struttura se ritenute necessarie".

Ecco l'ordinanza a firma del dirigente Andrea Lanzalone... "premesso che il sindaco in attesa di far seguire verifiche di stabilità del ponte sul torrente San Nicola ha dato disposizioni d'istituire sullo stesso un divieto di transito ai veicoli di massa a pieno carico superiore a 3.5 tonnellate;

ritenuto che in attesa di poter effettuare dette verifiche, si rende necessario istituire sulla viabilità interessata i segnali di divieto di transito ai veicoli con massa a pieno carico superiore a 3.5 tonnellate;...

Ordina l'istituzione del divieto di transito ai veicoli con massa a pieno carico superiore a 3.5 tonnellate sul ponte Torrente San Nicola, in località Capodimonte fino a cessate esigenze". (t.l.)

IN AGGIORNAMENTO 

17 AGOSTO ORE 20.00

CHIUSI I PONTI SAN NICOLA ED EPITAFFIO, MASTELLA: "PRIMA DI TUTTO LA SICUREZZA DEI CITTADINI"

A seguito della relazione del capo dell’ufficio tecnico, ing. Perlingieri, per motivi precauzionali il sindaco Clemente Mastella ha dato indicazione di chiudere il ponte San Nicola, "in attesa che la commissione di esperti delle Università di Benevento e Napoli e l'Anas, che collaborerà con i suoi tecnici per un’intesa con il presidente Armani, che ringrazio, ci darà il responso definitivo".

"Ci saranno dei problemi di traffico e dei sacrifici e me ne dispiace.

Ma la sicurezza dei cittadini, di Benevento e non, è per me e la mia amministrazione un bene primario ed intangibile con qualsiasi altra ragione. Sempre su richiesta del capo della struttura tecnica del Comune, inoltre, ho chiuso il ponticello che collega l’Epitaffio con la sua parrocchia sopra il torrente Serretelle.

Ho chiamato il prefetto, gentilissimo, per far venire domani stesso il genio militare cosi da costruire un ponte alternativo. Intanto un nuovo ponte, già programmato sul Serretelle, parte con la gara a settembre.

Mentre i sindaci rispondono in prima persona penalmente e civilmente, il Governo ci toglie i fondi di 20 milioni di euro per il piano periferie.

Queste sono le mie periferie e spero che la Camera provveda ad eliminare tale furto istituzionale. Sia chiaro, farò l'impossibile per la mia gente, onde garantirne la sicurezza, ma i Comuni non  hanno fondi, sono economicamente al collasso.

Peraltro, a chi polemizza con me, voglio dire che le scosse di terremoto di questi giorni ci hanno indotto a tali scelte precauzionali". (t.l.)

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