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Primo consiglio comunale, Parente eletto presidente: ecco le new entry

Esordio dell'assise con tensioni. Botta e risposta tra Mastella e De Stasio. Opposizione sul piede di guerra

Primo consiglio comunale per il Mastella bis.

Nemmeno nella prima seduta di insediatamento sono mancate tensioni.

Botta e risposta tra maggioranza e opposizione, in particolare tra Mastella e De Stasio.

IL DETTAGLIO DEI LAVORI CONSILIARI

Primo step: la pubblica assise comincia di buon mattino ed è  inizialmente presieduta dal consigliere anziano Raffaele De Longis.

L’assise ha dapprima proceduto alla sostituzione dei consiglieri decaduti a seguito della nomina ad assessore (Rosa Alessandro, De Pierro Francesco, Ambrosone Luigi, Cappa Attilio, Coppola Carmela, Chiusolo Mariagrazia e Pasquariello Mario) con i primi dei non eletti nelle rispettive liste di appartenenza. 

A subentrare sono stati: Annalisa Tomaciello (a seguito della rinuncia del primo dei non eletti Oberdan Picucci, Adele De Mercurio, Maria Carmela Mignone, Giovanni Zanone, Alboino Greco, Alfredo Martignetti e Vincenzo Lauro.

Secondo step: il Consiglio comunale ha proceduto alla convalida degli eletti e all’elezione di Renato Parente alla presidenza (ha riportato 21 voti, mentre le schede bianche sono state 12) e di Marialetizia Varricchio alla vicepresidenza (ha riportato 12 voti, mentre le schede bianche sono state 21).

Il sindaco Clemente Mastella ha poi comunicato la composizione della Giunta comunale (con relative deleghe) e prestato il giuramento di rito.

L’assise consiliare ha proceduto alla elezione della Commissione Elettorale Comunale.

Membri effettivi sono stati eletti Megna Giovanna (12 voti), Barbieri Italo (10 voti) e Petrone Luisa (10 voti), mentre membri supplenti sono stati designati Piccaluga Pincipe Luigia (12 voti), Maria Carmela Mignone (10 voti) e Umberto Panunzio (10 voti).

Nel corso della seduta i consiglieri hanno anche proceduto alla comunicazione dei gruppi consiliari, che risultano così composti:

Maggioranza

Benevento Bellissima: Tomaciello Annalisa (capogruppo), Barbieri Italo e Franzese Mara;

Essere Democratici: De Mercurio Adele (capogruppo) e Petrone Luisa;Insieme per Benevento; Capuano Antonio (capogruppo) e Parente Renato;

Lista Mastella: Giorgione Gerardo (capogruppo), Guerra Rosario e Mignone Maria Carmela;Meglio Noi: Zanone Giovanni (capogruppo) e De Lipsis Luca;

Noi Campani: Palladino Marcello (capogruppo), Farese Francesco Giuseppe e Greco Alboino;

Noi Sanniti: Martignetti Alfredo (capogruppo), Iannelli Loredana, Panunzio Umberto e Vincenzo Lauro;

Sannio Libero: Scarinzi Luigi (capogruppo)

Minoranza

Partito Democratico: Fioretti Floriana (capogruppo), De Longis Raffaele, De Lorenzo Giovanni e Varricchio Marialetizia;

Civici e Riformisti: Sguera Vincenzo(capogruppo);

Centro Democratico: Piccaluga Principe Luigia (capogruppo);Città Aperta: Miceli Angelo (capogruppo), Perifano Diego Luigi e Picariello Antonio;

Civico 22: Moretti Angelo (capogruppo) e Megna Giovannna;

Prima Benevento: Rosa De Stasio (capogruppo).

BOTTA E RISPOSTA TRA MASTELLA E DE STASIO

LA BORDATA: "Le deleghe assessoriali competono al sindaco, quando sarà sindaco lei, nel 2500 dopo Cristo, deciderà lei"

Ma non sono mancate le prime tensioni tra maggioranza e opposizione e in particolare il consigliere del centrodestra Rosetta De Stasio solleva una presunta incompatibilità e inopportunità della delega ai rapporti con l'Acer assegnata all’assessore Molly Chiusolo, considerata la posizione di creditore che vanterebbe il padre dell'assessore nei confronti dell’ex Iacp. Il tutto poi fatto oggetto di interrogazione.

“Stante l’evidente conflitto di interessi – spiega De Stasio  - esistente in capo all’Assessore, ho chiesto se il Sindaco intenda adottare un eventuale provvedimento di revoca di tale delega”.

A rispondere per le rime è Mastella: “Quando ero ministro con Berlusconi e si rilevavano eventuali incompatibilità bastava che nel momento in cui veniva fuori l'incompatibilità la persona non partecipasse alle votazioni".

Arriva poi la stoccata pungente: "In ogni caso le deleghe assessoriali competono al sindaco, quando sarà sindaco lei, nel 2500 dopo Cristo, deciderà lei".

OPPOSIZIONE SUL PIEDE DI GUERRA. ECCO IL DOCUMENTO

"Inizia male, molto male,  il rapporto tra Sindaco e Consiglio Comunale.

Questa mattina si è svolto il primo Consiglio Comunale di Benevento e speravamo di poter respirare un’altra aria rispetto alla campagna elettorale appena conclusa. Non è andata così.

Nel corso della discussione sul quarto punto all’ordine del giorno, dopo che era stata esaurita la presentazione dei componenti della giunta e delle loro deleghe, la consigliera Rosetta De Stasio  ha chiesto la parola al Presidente del Consiglio neoeletto, Renato Parente, e l’ha ottenuta. 

La De Stasio ha fatto notare all’assemblea l’inopportunità, se non proprio una vera e propria incompatibilità, tra la delega ai rapporti con l’Acer, assegnata all’assessore Maria Grazia Chiusolo, ed il suo impegno professionale, tuttora notoriamente in corso,nello studio legale del padre, avvocato Mario Chiusolo,  il quale ha all’attivo diverse liti pendenti con l’Ex Iacp, ora Acer.

Al di là del merito della vicenda, per la quale la De Stasio ha successivamente presentato una interrogazione direttamente nelle mani della segretaria generale del Comune, per cui si è in attesa di chiarimenti, l’opposizione consiliare tutta intende rappresentare al riconfermato Sindaco che non tollererà più che una discussione possa essere interrotta senza alcun rispetto dell’articolo 66 del Regolamento del Consiglio Comunale, che prevede come su ogni punto iscritto all’ordine del Giorno può aprirsi il dibattito ed è consentito intervenire. 

Certo, non ci aspettavamo che il Sindaco potesse decidere ad horas: poteva ben prendersi il tempo di una riserva e di un approfondimento rispetto al tema posto con molto garbo dalla De Stasio, ma è inconcepibile che la discussione, in spregio al Regolamento d’aula, possa essere troncata per volontà di Mastella.

Su quel punto all’ordine del giorno andavano ascoltati tutti coloro che intendevano intervenire e che si sarebbero prenotati, come aveva chiesto Moretti subito dopo la De Stasio: la discussione invece non è avvenuta perché il presidente del consiglio neoeletto non avuto l’agio da parte del Sindaco di andare avanti nel dibattito. Ancora peggio, lo stesso Mastella, nel tentativo di dare una prima risposta, si è barricato dietro un suo classico discorso privo di alcuna argomentazione: “Quando farà lei il Sindaco deciderà Lei! Oggi sono io e decido io!”. 

Non è così, esistono le norme e i regolamenti ed oggi è stato tradito lo spirito costruttivo del Consiglio Comunale ed è stato violato il regolamento che decide il suo funzionamento.

Probabilmente il Sindaco non ha realizzato che la scorsa consiliatura è terminata ed ora deve fare i conti con una vera opposizione, non può uscirsene con i suoi racconti rocamboleschi ed iperbolici ma deve attenersi alle regole. 

Attendiamo la risposta alla interrogazione e richiamiamo il presidente Parente, a cui porgiamo i nostri auguri di buon lavoro, a difendere in ogni occasione la dignità del Consiglio Comunale.

Luigi Diego Perifano

Rosetta De Stasio 

Angelo Moretti

Raffaele De Longis

Maria Letizia Varricchio

Giovanni De Lorenzo

Floriana Fioretti

Angelo Miceli 

Antonio Picariello 

Vincenzo Sguera 

Luigia Piccaluga Principe 

Giovanna Megna".

I CAPIGRUPPO DI MAGGIORANZA LANCIANO LEGNATE: “DE STASIO HA VIOLATO IL BON TON ISTITUZIONALE”


“Ribadiamo, dopo il Consiglio comunale, la disponibilità dell'amministrazione e della maggioranza al dialogo fattivo e alla leale collaborazione, nel rispetto dei ruoli e delle prerogative.
Dobbiamo, però, sottolineare la sgrammaticatura istituzionale della consigliera comunale De Stasio, che durante la prima seduta dell'Assise, tradizionalmente dedicata all'insediamento e all'elezione della figura di garanzia del presidente, ha violato il bon ton istituzionale e probabilmente anche il buon senso, protocollando addirittura un'interrogazione. Un attacco portato scientemente su un fatto noto da settimane, la cui tempistica è stata dettata unicamente dalla sete di visibilità della consigliera che ha voluto e cercato lo scontro a favore di telecamere e taccuini.

Suona grottesco e ridicolo che, però, De Stasio e gli altri consiglieri di opposizione si diano al vittimismo: il Sindaco non ha silenziato nessuno, ma solo replicato per le rime a chi ha messo in discussione, con un atto politico con basi giuridiche che definire flebili è un eufemismo, una prerogativa insindacabile del primo cittadino, ovvero la distribuzione delle deleghe.

De Stasio e i suoi consiglieri giuridici esterni risparmino lezioncine di diritto e procedura: la maggioranza è solidale con l'assessore Molly Chiusolo, vittima di un attacco politico preventivo e immotivato. Sulla sua dirittura morale non nutriamo nessun dubbio. L'unica incompatibilità esistente è quella tra il buon senso e l'interrogazione della leghista.
La rabbia accumulata dopo una rovinosa sconfitta elettorale, una delle peggiori del centrodestra in Italia, ha giocato invece un brutto scherzo a De Stasio.

Ma protagonismo e rancore politico sono cattivi consiglieri”.
Alfredo Martignetti

Annalisa Tomaciello

Marcello Palladino

Gerardo Giorgione

Giovanni Zanone

Adele De Mercurio

Antonio Capuano

Luigi Scarinzi.

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