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Sinergia, ospedale e territorio, Ferrante: "Non possono esserci compartimenti stagno''

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“Sinergismo Ospedale-Territorio” nel moderno disegno di una rete assistenziale, che ponga al centro i bisogni dei pazienti,: è l’argomento del workshop accreditato ECM, organizzato presso la sala convegni del Presidio Ospedaliero “G. Rummo”, domani dall’Azienda Ospedaliera “San Pio” di Benevento, guidata dal direttore generale, dott. Mario Nicola Vittorio Ferrante.

Un’intensa giornata di lavoro, che coordinata dal Direttore Sanitario dell’Azienda Ospedaliera sannita, dott. Giovanni Di Santo, punta all’aggiornamento e al dialogo tra i vari attori che operano nel campo della Sanità, al fine dell’instaurazione di un rapporto più stretto e collaborativo, teso a far convergere le rispettive professionalità ed energie e le diverse articolazione dei servizi, seppur con responsabilità diversificate, sull’obiettivo comune di uno strutturato ed interconnesso coordinamento, a garanzia di un’efficace ed efficiente gestione del paziente in tutte le fasi della malattia.Si tratta di uno snodo cruciale, di un’autentica pietra miliare per la realizzazione di una moderna sanità, sulla base delle linee del Decreto Legge n. 158 del 13 settembre 2012, cosiddetto Decreto omnibus, messo a punto dall’allora Ministro della Salute, on. Renato Balduzzi, che ha, tra l’altro, previsto la realizzazione di un’organizzazione (sistema) clinico-assistenziale a reticolo.

“La rete clinico-assistenziale – spiega il dott. Di Santo nella locandina del simposio – rappresenta un modello organizzativo che assicura la presa in carico del paziente, mettendolo in relazione con <<modalità coordinate>> professionisti, strutture e servizi che erogano interventi sanitari e socio-sanitari di tipologie e livelli diversi nel rispetto della continuità assistenziale e dell’appropriatezza clinica e organizzativa”.

“Nel panorama di un moderno ed efficace discorso terapeutico – afferma il Direttore Generale, Mario Ferrante – non possono esserci dei compartimenti stagno, ma la medicina di base, con la sua preziosa e scientifica conoscenza degli aspetti della malattia legati al vissuto personale, l’ambulatorio per le cure specialistiche, l’ospedale per la gestione delle patologie acute, di nuovo il medico di base ed i servizi infermieristici per il trattamento domiciliare post degenza, le strutture residenziali sanitarie e quelle socio-assistenziali si pongono, pur con responsabilità diverse, come elementi, puzzle di un medesimo, composito quadro, anelli di un’unica, integrata catena, in un discorso di continuità assistenziale, per un approccio globale al paziente”.Il programma del convegno del “San Pio”, al quale, col direttore generale Ferrante, porteranno il saluto le massime personalità della sanità campana, dal Coordinatore Regionale, dott. Antonio Postiglione, al Consigliere per la Salute del Governatore, dott. Enrico Coscioni, prevede, suddivisi in tre macro-aree, la trattazione di tutti gli aspetti della problematica sul tappeto.

Numerose le relazioni, tutte affidate ad eminenti esperti, che varranno a fornire un quadro esaustivo di quella che sarà l’organizzazione sanitaria integrata del prossimo futuro.

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