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Sannio

Sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, scatta il sequestro

guardia di finanza

Svolta nella complessa ed articolata attività di indagine coordinata dai magistrati della Procura della Repubblica di Benevento: questa mattina i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Benevento hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo - ex art. 321 c.p.p. - emesso per le ipotesi di reato di cui  art. 11 del Decreto Legislativo n. 74/2000 (Sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte) fino alla concorrenza di euro 256.000, unitamente a beni immobili siti in Benevento (un fabbricato ed un terreno, per un valore stimato di circa 250.000 euro) nei confronti di una donna, già titolare di una impresa operante nel settore del commercio all’ingrosso di legnami e semilavorati. 

“Le indagini – spiega il procuratore della Repubblica Aldo Policastro – , svolte attraverso l’esecuzione di analisi ed acquisizioni documentali unitamente a plurimi e capillari accertamenti bancari, sono scaturite da specifiche notizie di carattere investigativo acquisite a seguito del Protocollo Investigativo avente ad oggetto il contrasto alle violazioni tributarie, sottoscritto in data 25.09.2019 tra la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Benevento e l’Agenzia delle Entrate - Direzione Provinciale di Benevento.Gli accertamenti esperiti dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Benevento hanno accertato a carico del destinatario del provvedimento ablativo condotte illecite, consistenti nel compimento di atti fraudolenti su beni propri ed altrui, al fine di sottrarsi al pagamento delle imposte sul reddito o sul valore aggiunto.

Le investigazioni, nello specifico, hanno consentito di appurare che la donna, già imputata per reati fiscali nell’ambito di altri due distinti procedimenti penali in essere presso la locale Procura della Repubblica, gravata da un debito nei confronti dell’Amministrazione Finanziaria per oltre 1.000.000 di euro, al fine di rendere in tutto o in parte inefficace la procedura di riscossione coattiva da parte dell’Erario, trasferiva - mediante un atto di donazione - un immobile ed un terreno seminativo, entrambi ubicati ne Comune di Benevento, alla figlia ventitreenne. 

Quest’ultima, facente parte del nucleo familiare della donna sia prima che dopo la donazione, a seguito di ulteriori accertamenti di natura economico patrimoniale è risultata, tra l’altro, priva di redditi e/o risorse finanziarie proprie atti a sostenere le spese successivamente sostenute per il completamento dell’immobile, pertanto mai fuoriuscito dalla materiale disponibilità dell’indagata”.

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