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Unisannio, missione compiuta: 450 studenti già occupati. Marotta: “Ateneo, industria più importante del territorio”/VIDEO

Produce capitale umano e servizi per circa 34 milioni di euro

Formazione, cultura, crescita, attenzione agli studenti, orientamento, opportunità lavorativa e trasparenza: l’Università degli Studi del Sannio pubblica il bilancio sociale con il quale rende conto degli obiettivi che ha assunto, delle attività che ha svolto e dei risultati raggiunti in termini di servizi resi al territorio, agli stakeholder e alle comunità.

E lo fa sin dal 2006.

Con l’edizione 2021, che fa riferimento ai dati del 2020 e all’anno accademico 2019/2020, l’Ateneo sannita ha avviato un percorso orientato a rafforzare ulteriormente il processo di rendicontazione sociale, includendo anche la rendicontazione sostenibilità e per le pari opportunità.

 Con l’avvio di tale iniziativa l’Ateneo si è dotato di uno strumento di rendicontazione ispirato agli standard nazionali e internazionali tali da permettere di rappresentare i risultati raggiunti attraverso schemi uniformi facilitando la confrontabilità con altri Atenei ma anche di uno strumento che fosse in grado di rappresentare le specifiche peculiarità che caratterizzano la propria identità.

E con dati alla mano si evince che l'Università degli Studi del Sannio è riuscita a centrare  a pieno le sue molteplici missioni: è la principale impresa che produce capitale umano e ricchezza per il territorio con  una domanda di beni e servizi per circa 34milioni di euro;  giovani studenti oggi imprenditori di aziende locali di successo: occupati 450 dipendenti per un fatturato di circa 100 milioni di euro.

 Altro tassello inserito nel variegato puzzle targato Ateneo sannita  è la sostenibilità ambientale, l'attenzione al benessere degli studenti e del personale dimostrata anche con l'attuazione di misure specifiche durante la pandemia.

Non mancano Le pari opportunità: lo sguardo al tema dell’inclusione delle persone con bisogni educativi speciali, alla promozione di una società multiculturale e all’accoglimento degli studenti stranieri.
Dunque non parole ma fatti concreti.

“Negli anni – spiega il rettore Gerardo Canfora -  la comunità Unisannio ha consolidato un bagaglio di competenze ed esperienze che ha consentito di rispondere in modo sempre più puntuale ed efficiente alle attese dei numerosi attori che, a livello territoriale, nazionale ed internazionale, hanno scelto il nostro Ateneo come partner strategico”. 

 
IL DETTAGLIO

Terza missione: attivata una domanda di beni e servizi per circa 34milioni di euro

UniSannio è la principale impresa che produce capitale umano e ricchezza per il territorioSul piano esterno, l’Università del Sannio ha svolto un’intensa attività di terza missione a supporto delle Istituzioni, delle imprese e dei cittadini, documentata dal un significativo numero di convenzioni e di accordi, da cui spesso scaturiscono ipotesi progettuali e/o di ricerca con ricadute positive sul territorio.

Nel documento di rendicontazione integrata si dà anche conto dell’impatto diretto e indiretto dell’Università sull’economia della città e della provincia. Sulla base di una stima condotta da un apposito gruppo di ricerca interno, la domanda di beni e servizi attivata complessivamente dall’Università risulta pari a circa 34 milioni di Euro, equivalente allo 0,83% del valore aggiunto della Provincia di Benevento, generando circa 1000 posti di lavoro, pari a circa l’1% dell’occupazione provinciale.


Formati giovani imprenditori di aziende locali di successo: occupati 450 dipendenti per un fatturato di circa 100 milioni di euro

Tra i fattori di crescita economica attivati dalla presenza dell'Università del Sannio sul territorio beneventano non va trascurata la diffusione delle competenze necessarie allo sviluppo di una moderna cultura imprenditoriale.

I dati disponibili più recenti indicano che Benevento ospita circa 35.704 imprese, con un tasso di imprenditorialità di 12,8 imprese ogni 100 abitanti. È uno dei livelli più alti registrati a livello nazionale. Ma la diffusione delle attività imprenditoriali, in quanto tale, non rappresenta un indice esaustivo di vitalità economica dell’area.

Oggi più che in passato, la forza di un tessuto imprenditoriale dipende in misura rilevante da vertici aziendali dotati di moderne competenze tecniche e manageriali, indispensabili per accrescere la competitività, favorire il radicamento locale delle attività economiche e al contempo stimolare la loro proiezione sui mercati nazionali ed esteri.

Rilevante, da questo punto di vista, è l’apporto dell’Università del Sannio, che nel corso degli anni ha contribuito a formare un numero cospicuo di studenti che nel ruolo di giovani imprenditori si sono resi protagonisti di varie esperienze locali di successo.

Da un’indagine sviluppata nel corso del 2020, risultano ben 21 imprese operanti in ambito territoriale e nazionale avviate e gestite da ex-studenti dell’Università del Sannio.

Complessivamente, tali imprese occupano 450 dipendenti e realizzano un fatturato di circa 100 milioni di euro.

L’indagine ha evidenziato che i manager, targati Unisannio, provengono per il 66% dal DEMM, per il 29% dal DING e per il 5% dal DST.


La sostenibilità ambientale: il contributo nella lotta al cambiamento climatico

Relativamente alla sostenibilità, nel documento di rendicontazione sono state identificate tutte le azioni messe in campo dall’Ateneo per contribuire alla lotta al cambiamento climatico, evidenziando i risultati concreti raggiunti in termini di riduzione del consumo di energia e di emissioni di CO2, nonché i risultati nel campo della mobilità sostenibile e nella tutela delle risorse naturali e dell’ecosistema.


Attenzione al benessere degli studenti e del personale

Sul piano interno, nel corso del 2020 sono state potenziate le azioni a favore del benessere del personale e degli studenti.

Nel primo caso, l’Ateneo ha prestato grande attenzione ai temi della conciliazione vita/lavoro, agli incentivi motivazionali e alla formazione, ai servizi e agli strumenti specifici di promozione del benessere.

Si sottolinea, in particolare, che nel periodo di maggiore crisi pandemica è stata riconosciuta al personale interno di lavorare in modalità smart working, utilizzata da circa il 50% dei dipendenti, ed è comunque continuata l’attività formativa a loro favore, con l’erogazione di circa 1160 ore di formazione, distribuite in 20 diverse tematiche.

Per quanto riguarda, invece, gli studenti, l’Università del Sannio ha garantito i corsi in modalità da remoto, così come disposto dal Governo, ed ha erogato normalmente una molteplicità di servizi tesi a orientare le scelte del percorso di studio, a migliorare la qualità della vita universitaria e il collegamento con il mondo del lavoro.

Le pari opportunità

Nel report di Rendicontazione Sociale Integrata si è deciso di prestare particolare attenzione, in primo luogo, ad uno dei fattori più classici, ma purtroppo ancora attuali, in cui le pari opportunità hanno necessità di trovare concreta attuazione: la parità di genere. Si è, poi, rivolto lo sguardo al tema dell’inclusione dei soggetti con bisogni educativi speciali e, in considerazione della particolare vocazione dell’Ateneo del Sannio, non solo all’integrazione sociale, ma anche alla promozione di una società multiculturale, all’accoglimento degli studenti stranieri.


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