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Basket, ancora una sconfitta per la Virtus Ariano: finisce 69-60 contro lo Stabia

Basket. La Virtus Ariano incassa un’altra sconfitta contro lo Stabia Basket. 69 a 60 il finale di una gara che la formazione allenata da Paparo non avrebbe meritato di perdere. A pesare sul match i troppi errori sotto canestro e l’incredibile media dai tre punti delle avversarie.

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Avrebbe voluto dedicare una vittoria allo storico tifoso Franco Sabino, scomparso proprio nel giorno della gara contro Stabia Basket. Ma Nunzia Paparo ha dovuto ingoiare amaro anche stavolta, incassando l’ennesima sconfitta stagionale, anche se il sapore dell’ultimo ko è completamene diverso dal solito. Il prologo della gara di domenica pomeriggio al palasport di Ariano è tutto all’insegna del cordoglio, proprio per Franco Sabino. Un minuto di raccoglimento per ricordarne la figura di tifoso e collaboratore del club ai tempi della serie A2, personaggio vicino all’ambiente al punto da seguire la squadra in ogni trasferta effettuata in giro per l’Italia. La società gli ha tributato un doveroso ultimo saluto prima che la partita prendesse il via. E quella che ha preso forma domenica ad Ariano è stata una gara completamente diversa rispetto al solito. Anche se il finale racconta dell’ennesima sconfitta, con un divario di nove lunghezze, la partita giocata dalle ragazze di Paparo è stata di buon livello. Si è avvertita la mancanza di un pivot nelle giocare delle leonesse, e questo è un elemento su cui riflettere. Perché il gioco comincia finalmente a prendere forma, gli schemi a funzionare e l’impiego di Cossa non solo come battitrice libera tutto estro e fantasia, ma impegnata in un ruolo ben definito, ha dato i suoi frutti. Ariano nella sconfitta paga dazio per la precisione delle giocatrici avversarie da oltre l’arco. Nel primo tempo spietata Gallo, infallibile dai tre, poi egregiamente controllata proprio da Cossa. Ma il problema delle ragazze di Paparo è stata anche la scarsa precisione al tiro. Una sequenza di errori incredibile, che ha contribuito a fare allargare la forbice nei momenti cruciali. Peccato, perché dopo la pausa lunga la formazione del Tricolle era riuscita quasi ad azzerare il gap di venti punti che divideva le due squadre. Poi, su un fallo antisportivo fischiato alle avversarie, due errori in lunetta ed un nulla di fatto sul possesso, vanificavano un potenziale gioco da quattro, aprendo la strada al successo per la squadra ospite. Ma segnali importanti di ripresa ci sono stati. Ora occorre continuare a crescere, e a crederci.

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