La prima domanda è: perché non c’è Della Paolera in panchina. La seconda: quando l’Ariano deciderà di imprimere la svolta. Due domande che resteranno senza risposta, visto che la società ha chiuso ogni canale con la stampa e lo ha fatto a tempo indeterminato, come si addice ai grandi club. Ciò che forse sta sfuggendo a livello concettuale è che la squadra arianese milita in un campionato di Promozione, e che lo fa navigando in acque agitatissime, e che dunque sarebbe il caso di non isolarsi ulteriormente, attraverso in un incomprensibile ammutinamento generalista nei confronti della stampa per non meglio identificate frasi diffamatorie, e simili, che hanno messo in cattiva luce il club del Tricolle. Ed allora, le domande iniziali faremo in modo che restino tali, e per semplice dovere di cronaca, diremo che la Vis Ariano ieri è stata sconfitta in casa dall’Accadia con il punteggio di uno a zero. La squadra pugliese beneficia del terzo cambio in panchina, mentre per la Vis Ariano l’essersi affidata al preparatore atletico, in attesa che qualcosa si decida sul nuovo incarico tecnico, non ha detto per nulla bene. Ora la formazione del Tricolle è penultima in classifica con nove punti, ed ha una situazione complicatissima da gestire per raggiungere la salvezza diretta. Ovviamente il tempo c’è per recuperare, ma allo stato appare quantomeno difficile pensare ad una rinascita del gruppo che attualmente compone la rosa. Se una svolta potrà esserci, questa dovrà arrivare soprattutto da nuovi innesti sul mercato invernale, ma deve trattarsi, anche in questo caso, di innesti di qualità, in grado di fare operare un salto di qualità ad una squadra che ha già qualche individualità da evidenziare in rosa, ma che ha assolutamente bisogno di nuova linfa per uscire dalle secche della bassa classifica. il discorso iniziato qualche settimana fa attorno alla successione a Marinaccio si è arenato, non solo di fronte alla mancanza di movimenti concreti da parte della società, ma anche, ad oggi, di fronte ad un silenzio che probabilmente non fa bene neanche a chi lo ha scelto ed imposto. Il paradosso è aver messo il bavaglio un po’ a tutto l’ambiente, ed avere zittio anche chi avrebbe potuto dare un pizzico di aiuto ad un ambiente in confusione, che oltre ai problemi di rosa ha evidentemente anche forti problemi di comunicazione. Ma tant’è. ad oggi, nel silenzio della stanza dei bottoni, possiamo solo prendere atto della settima sconfitta in campionato dell’Ariano, l’ennesima in casa. E la prospettiva della trasferta a Paolisi, sabato prossimo, non appare nulla di rassicurante.