Puleo uomo mercato. Ma non in Lega Pro o in serie B. In Eccellenza. La notizia è di quelle succulente, anche se subito si tinge di giallo quello che potrebbe diventare il boccone più dolce del mercato estivo dei dilettanti. L’ex capitano dell’Avellino è stato accostato alla squadra del Città di Atripalda, che ha però subito smentito l’accordo con l’ex capitano biancoverde. La società non ha però potuto negare la concretezza dell’idea, che sta prendendo corpo, caldeggiata anche da Riccio, già elemento della rosa dell’Atripalda, ed ex compagno di squadra di Puleo. Insomma, sarebbe questo il vero colpo di mercato dell’estate da parte di un club, quello atripaldese, che vuole fare le cose in grande per la prossima stagione. Dopo aver rilevato il titolo del Solofra la squadra che ha disputato un ottimo campionato di Eccellenza l’anno passato, punta, per la prossima stagione, a piazzarsi tra le protagoniste del campionato. Come sempre sarà vietato pronunciare la parola magica del salto di categoria, ma di certo l’Atripalda sta lavorando per allestire una squadra che possa essere in grado di mantenersi in competizione con le squadre che saranno le protagoniste al vertice per la prossima stagione. Da definire invece quella che sarà la strategia dell’Eclanese, altra squadra militante nel massimo torneo regionale. Dopo al salvezza conquistata quest’anno, con l’ottenimento dell’obiettivo fissato dalla società ad inizio stagione, si tenta di ricostruire un gruppo che sia in grado di mantenere alta l’attenzione attorno ad una realtà che sembra essere un po’ in ombra rispetto agli ottimi risultati ottenuti sul campo. Qualche tempo fa era circolata anche una voce di fusione della società del patron Sirignano con un’altra società ufitana. Gli indizi portavano a Grottaminarda, dove si sarebbe creato un club di Eccellenza in grado di forzare i tempi per l’assalto alla vetta della classifica, puntando su un bacino di utenza importante, su una posizione strategica territorialmente vantaggiosa, e soprattutto su un impianto sportivo, quello di Grottaminarda, appunto, dotato di erba sintetica e di spalti adeguati anche ad una categoria superiore. L’indiscrezione non ha avuto alcun seguito, e considerato che mancano poco più di dieci giorni per la formalizzazione di eventuali cambi di denominazione, è probabile che l’idea sia rimasta nel cassetto.