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Tutto tace in casa Vis Ariano: tanti i nodi da sciogliere

In casa della Vis Ariano 1946 bisogna sciogliere alcuni nodi importanti prima dell’inizio del ritiro. Innanzitutto vanno scelti gli uomini da confermare per la prossima stagione. Quindi bisogna pianificare il mercato per rafforzare la squadra, se, come sembra, si vuole disputare un campionato di vertice. Da risolvere anche la questione della gestione dello stadio Renzulli. Ad Atripalda, a proposito di stadi, il terreno di gioco del Valleverde sarà rifatto in erba naturale

vis ariano tifosi

Dopo la coda polemica allo scorso campionato, con la minaccia della squadra di iscriversi nella Promozione molisana, ipotesi poi accantonata anche perché di difficile attuazione, si è solo accennato ad una fusione di fatto con altra società militante in prima categoria e di stanza sul Tricolle. Ad un mese circa dalla scadenza delle formalità per le iscrizioni ai campionati, e, dunque, a una manciata di giorni da quello che dovrebbe essere il limite massimo per l’inizio della preparazione precampionato, non si sa nulla neanche sulla rosa che accompagnerà il tecnico e presidente Gerardo Del Vecchio nell’avventura del prossimo campionato. Attese novità su tutta la linea. Dal mercato, innanzitutto, con la conferma di alcuni elementi che stanno ancora aspettando che venga ufficializzata la loro permanenza ad Ariano. E’ il caso di la Pietra, che da un mese ha detto a chiare lettere di volere restare ad Ariano a condizione che però la società faccia in fretta quel passo che sia in grado di far capire all’attaccante che si punta ancora su di lui. Non solo il mercato delle conferme, ma anche quello dei nuovi arrivi. Altre società potrebbero presto dare il via agli acquisti e la società del Tricolle, se è vero come sembra che vuole disputare un campionato da protagonista, deve fare in fretta per non vedersi soffiare i pezzi più pregiati in sede di campagna acquisti. Altro nodo da sciogliere in fretta, che sembra marginale, ma in effetti non lo è, è quello relativo alla gestione dello Stadio Renzulli. Il comune non sembra orientato a dare la gestione dell’impianto alla società di stanza in via Cardito. Che in realtà aveva chiesto al comune proprio questa possibilità, ma evidentemente con un accollo degli oneri materiali e dei costi ancora alle casse pubbliche. Questa soluzione non piace all’amministrazione che continuerà ad occuparsi della manutenzione dello stadio ma anche all’assegnazione degli spazi per gli allenamenti anche alle altre squadre militanti nei diversi campionati dilettantistici. A proposito di stadi, ad Atripalda si apre una nuova era. Dopo una massiccia campagna acquisti finalizzata a comporre una squadra in grado di operare il salto in serie D, anche il terreno di gioco dello stadio sarà rifatto completamente. Addio terra battuta: il nuovo manto sarà in erba naturale.

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