Tanti anni fa in occasione delle gare domenicali dell’Ariano, una voce stentorea e possente rivolgeva questo invito alla cittadinanza arianese: sportivi, tutti al campo. Era il banditore che annunciava eventi importanti e quello della gara domenicale rientrava a pieno titolo tra gli appuntamenti importanti, quelli cui non mancare. A distanza di anni la figura del banditore non esiste più, ma l’invito resta il medesimo, soprattutto se, come domenica pomeriggio, in palio c’è la salvezza. Ed allora la società della Vis Ariano, che sarà la squadra a giocare con il vantaggio del campo, rispetto al San Martino Valle Caudina, arrivata peggio nella classifica finale, e dunque costretta a giocarsi la salvezza lontano da casa, punta sugli sportivi, sui tifosi, sulla popolazione del Tricolle, per ottenere quella spinta necessaria a fare la differenza: la presenza del pubblico. La gara di spareggio che si giocherà alle ore 16 e 30 di domenica primo maggio potrà essere seguita senza bisogno di pagare alcun biglietto. La società ha appunto deciso di stabilire l’ingresso gratuito. E la spiegazione offerta da un dirigente del club è proprio quella: abbiamo bisogno dell’appoggio di ognuno. Dopo decenni l’Ariano rischia di scomparire dalla mappa del calcio regionale. In caso di retrocessione sarebbe definitivamente archiviato il progetto Vis, nato sulle ceneri della vecchia Teoreo Ariano, poi sviluppatosi fino a giungere al traguardo massimo dell’Eccellenza, campionato cui ha partecipato nella passata stagione. Ora il bivio: resistere e salvarsi per poi pensare al rilancio, o retrocedere e da lì decidere se ricominciare da zero.
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