Vasta operazione dei carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Caserta, nelle province di Caserta, Napoli, Roma, Avellino e Benevento.

I militari dell'Arma hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di applicazione di misura cautelare personale, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta di questa Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 17 persone (arresti in carcere, arresti domiciliari, divieti di dimora e misure interdittive), ritenute gravemente indiziate di corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio, istigazione alla corruzione, turbata libertà degli incanti, riciclaggio e autoriciclaggio.

La lunga e complessa attività avrebbe complessivamente portato alla luce alcune vicende illecite condotte intorno alla figura di riferimento di un imprenditore già condannato per la sua partecipazione esterna ad un noto clan.

Dalle indagini sarebbe emerso che l'imprenditore, dal 2022 e fino almeno a fine 2023, dopo un lungo periodo di carcerazione, avrebbe ripreso a svolgere la stessa attività per la quale in precedenza era stato condannato.

Tutti i proventi di tale, enorme, giro di affari confluivano - secondo l’accusa -  presso uno degli imprenditori del presunto cartello che, nel corso dell'attività, alla fine del 2023 subì una perquisizione ed il sequestro di circa due milioni di euro, rinvenuti occultati all'interno della sua abitazione.