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Asl, carenza di personale. Cisl e Uil: "Più controlli e trasparenza"

cisl irpinia sannio

"Da tempo la CISL FP e la UIL FPL di Avellino hanno chiesto ai vertici dell’Azienda Sanitaria di Avellino di intervenire predisponendo controlli mirati sull’utilizzo  delle prestazioni aggiuntive della attività in intramoenia di cui al decreto regionale n.23 del 15/3/2013, alla  Legge 189/2012 nonché sui fondi derivanti dall’ALPI di cui parte devono essere destinati ai dipendenti e sulle modalità di svolgimento dei progetti aziendali - così in una nota le organizzazioni sindacali -. Nella riunione di delegazione trattante del 29 aprile scorso il Direttore Generale ha informato le OO.SS. e la RSU di aver iniziato una serie di controlli in tal senso per verificare il giusto utilizzo delle risorse economiche da parte dei Direttori Sanitari e di Dipartimento nonché sulle verifiche dei protocolli e delle procedure poste in essere in ogni singola unità operativa affinchè l’impiego dei dipendenti sia rispettoso dei dettati normativi contrattuali e delle vigenti norme regionali. Nel corso di un’assemblea tenuta presso il Landolfi e di un incontro con la Direzione Sanitaria del Landolfi avevamo rappresentato l’urgenza di acquisire la proposta riorganizzativa in funzione delle evidenti carenze di personale  e della piena erogazione dei servizi. Purtroppo sinora non abbiamo ricevuto alcuna proposta per cui non è stato possibile in sede di contrattazione discutere su un documento ufficiale.  Appare evidente e da tempo lo denunciamo che il blocco del turn over sta mettendo in ginocchio la sanità irpina e le sofferenze sono evidenti anche per le ricadute che si stanno registrando nei plessi ospedalieri di Solofra, di Ariano Irpino e di Sant’Angelo dei Lombardi. L’azione sindacale unitaria sinora messa in campo a livello regionale sta producendo effetti lenti in quanto ai tavoli aperti non si riesce a raggiungere un accordo con la Struttura Commissariale che preveda l’utilizzo delle risorse derivanti da costi per mobilità passiva e/o attività aggiuntive pari a diversi milioni di euro per  procedere a nuove assunzioni. Perciò in questa situazione dobbiamo essere propositivi e passare dalla denuncia alla proposta. A nostro avviso - continuano Cisl e Uil - è necessario fare  una ricognizione del personale attualmente in servizio e di quello afferente le cooperative affinchè si possa avere un quadro chiaro delle carenze e degli eventuali esuberi in ogni unità operativa unitamente alle attività ed agli obiettivi assegnati ad ogni Direttore. In seguito verificare l’appropriato utilizzo del personale in base al profilo ed alla funzioni di appartenenza, affinchè tutto il personale infermieristico, tecnico  ed OSS, senza prescrizioni, debba essere utilizzato propriamente al fine di limitare le carenze lamentate e consentire a tutti di lavorare in pari misura. In ultima analisi è utile acquisire gli indici di complessità assistenziale per ogni unità operativa che serviranno per definire  i criteri per l’utilizzo delle risorse economiche derivanti dal salario accessorio. Sinora la mancanza di  tali controlli ha portato allo sforamento dei fondi contrattuali con il conseguenziale depauperamento delle risorse che potevano essere meglio utilizzate. Perciò la CISL FP, la UIL FPL e la maggioranza della RSU Aziendale,  hanno chiesto all’Azienda di acquisire tutta la documentazione necessaria al fine di meglio utilizzare il salario accessorio, intervenendo in maniera più decisa laddove  l’attività sinora messa in campo dalla Dirigenza, a cui è demandata anche  la gestione ed il controllo sulla organizzazione del lavoro, risultasse inefficace, così come previsto dalla Legge 150/2009, riferiscono RAGAZZO GIOVANNI segretario aziendale della CISL FP e NATALINO GIORGIONE segretario aziendale della UIL FPL. 
La politica dello scarica barile non regge più. Diventa in un momento così difficile essere tutti più responsabili e soggetti a controlli e verifiche a cominciare da chi sui posti di lavoro ha dirette responsabilità derivanti dall’incarico ricoperto. Ovviamente chiediamo alla Direzione Strategica di vigilare e di intervenire laddove fosse necessario affinchè si possa ripristinare il corretto utilizzo delle risorse economiche e del personale. Per quanto attiene l’accordo siglato in sede di contrattazione di assegnare sino a giugno prossimo  il 50% delle risorse economiche dei fondi contrattuali servirà unicamente all’Azienda per predisporre i dovuti controlli, darne informativa alle OO.SS. ed alla RSU affinchè si possa in tempi brevi definire i criteri per l’utilizzo dei fondi. Tale scelta consente ai dipendenti di avere la garanzia di poter lavorare ed essere remunerati  e mette nelle condizioni i Direttori di poter continuare  a svolgere le attività per cui vengono valutati" concludono i Segretari Generali della CISL FP Buonavita e della UIL FPL Petretta. . 

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