Una proposta per uscire dalla palude: a metterla sul tavolo è direttamente il professore Malzoni, proprietario dell’omonima clinica. L’idea è stata presentata al tavolo della prefettura nel corso di un incontro tenuto con i sindacati. La vicenda è intricata. La Malzoni per continuare ad esercitare e ad ottenere la convenzione con la Regione deve fare dei lavori di adeguamento strutturale e urbanistico.
Dal comune è arrivato prima il via libera, poi lo stop. C’è infatti una sanzione di circa un milione, un milione e mezzo di euro che la Clinica non ha pagato. La multa si riferisce alla mancata licenza edilizia per la costruzione del terzo piano, cosa alquanto strana visto che il quarto piano è a regola. Fatto sta che per ottenere l’ok dal comune c’è bisogno di sanare l’illecito entro pochi giorni: il 10 agosto devono iniziare i lavori e terminare a fine ottobre. La proposta di Malzoni è quella di dilazionare il pagamento in 12 mesi facendo riferimento, come garanzia, ai fondi che l’Asl ogni mese gira alla clinica. Un escamotage che evita la fideuissione. La proposta ora dovrà essere vagliata dai tecnici del comune.