“L’Irpino dell’anno”, evento patrocinato dalla Regione Campania e dalla provincia di Avellino, è giunto alla sua nona edizione. Il premio istituito nel 2006, quest’anno è andato a Rocco Colicchio, a Sabino Cassese  e ad Armando De Matteis. 

Il Governatore Stefano Caldoro, assente per impegni istituzionali a Roma, attraverso una lettera ha augurato la buona riuscita dell’evento. 

La cerimonia si è aperta con il benvenuto del primo cittadino di Flumeri Angelo Lanza che ha ringraziato la famiglia Bruno. “E’ una manifestazione importante perché premiamo chi si è distinto e perché i più giovani possano avere degli esempi da seguire”. La parola è passata a Monsignor  Antonio Blundo che ha ringraziato i tre conterranei premiati per l’esempio che danno alla società. Il sindaco di Grottaminarda Angelo Cobino ha portato i saluti dell’unione dei comuni Terre dell’Ufita e della sua amministrazione: “L’irpino dell’Anno è un’iniziativa prestigiosa di cui dobbiamo essere fieri. Si dà merito a chi si impegna e a chi è in condizione di raggiungere ottimi risultati. 

Per il Presidente della provincia e sindaco di Ariano Domenico Gambacorta si tratta di “una bella occasione per stare insieme. Sono stati scelti - ha detto - irpini che sono rimasti come Armando De Matteis e  due che sono andati via, Colicchio e Cassese. Servono questi esempi per andare avanti. Ringrazio il direttore Gianni Raviele e l’editore Giuseppe Bruno. E’ questa l’Irpinia che ci piace, da far conoscere nel mondo”.

Il Direttore di Canale 58 Gianni Raviele ha riflettuto sul difficile momento che tutta la società, giornalismo compreso, sta vivendo: “La crisi incombe e ha scosso l’albero delle risorse. Siamo in una situazione di difficoltà e di disagio. Ma questo è il tempo che ci è dato da vivere. Dobbiamo fare perciò i conti con le sue luci e le sue ombre. Il fine della nostra televisione è stato sempre quello di promuovere la crescita civile e sociale di questa zona. In 16 anni di vita non abbiamo mai abbandonato questa linea. Il direttore ha  ringraziato la famiglia, la redazione e gli operatori di Canale 58. “La nostra televisione è stata la voce di questa terra. Penso agli anni di Difesa Grande, alla lotta al fianco dei lavoratori dell’Irisbus e dell’Isochimica. Oggi diciamo no al petrolio che sovvertirebbe la vocazione di questa terra”. Raviele nel suo discorso ha ricordato i grandi del giornalismo da Indro Montanelli a Giorgio Bocca.

Giuseppe Bruno ha ringraziato tutti quelli che hanno permesso la realizzazione di questo evento. "Premiare gli irpini illustri vuol dire avere l’occasione di averli nella nostra terra. Sono per noi un esempio di successo. In Irpinia vi sono eccellenti risorse anche internazionale. I nostri premiati anche quest’anno sono eccellenti e meritevoli. Mi congratulo con Colicchio, De Matteis e Cassese. Abbiamo voluto ricordare Tommaso Vitale prematuramente scomparso”. Luigi Moio ed il sindaco di Castel Baronia hanno consegnato una targa alle figlie di Tommaso cge è stato ricordato come un uomo buono e semplice. Poi la premiazione di Sabino Cassese, magistrato originario di Atripalda e di Rocco Colicchio, nato a Carife e attualmente componente dell'Authority per l'energia elettrica e il gas.