In base ad uno studio effettuato sul territorio irpino, circa 80 comuni su 119, hanno raggiunto il 67%  in materia di raccolta differenziata. Il riferimento è ai dati del 2011 forniti dall’Osservatorio provinciale rifiuti. Ma la sfida per molti altri comuni resta ancora aperta, anche perché la normativa prevede che entro il 31 dicembre del 2012, la raccolta differenziata debba raggiungere il 75%. In effetti, secondo le previsioni, questo risultato percentuale da mirare entro dodici mesi, l’Irpinia dovrebbe raggiungerlo con un anno di ritardo per la mancata applicazione di un piano omogeneo nell’intera provincia. In realtà si è aperta una forbice, tra IrpiniAmbiente che è riuscita a raggiungere l’accordo per l’attuazione del nuovo piano nel 30% dei comuni irpini, e molti altri comuni che non riescono a partire in maniera definitiva con la differenziata. Atripalda, Solfora e Ariano Irpino, si attestano tra il 28 e il 39%. Risponde bene Grottaminarda, dove il sindaco Ianniciello, si pone l’obiettivo di raggiungere il risultato pieno a fine anno anche perché la cittadinanza ha risposto positivamente agevolando il comune in questa battaglia, segno di un rinnovo totale di mentalità del paese ufitano e si aggiungono Vallesaccarda, Sant’Angelo all’Esca, Chiusano San Domenico e Petruro. Mentre la maglia nera si dà a Calabritto, Rotondi, Monteverde, Candida e Contrada che non riescono a raggiungere neanche il 30%. Ed infine c’è da segnalare il comune di Montemiletto che ha raggiunto oltre il 70% di raccolta differenziata nonostante si sia tirato fuori dal circuito della provincia, con una tariffa Tarsu tra le più basse. Questo perchè, l’intero sistema viene gestito attraverso una municipalizzata consentita dalla legge.