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''Discriminata per il mio aspetto fisico'', la denuncia di un'insegnate

Maria Erminia Maglio è una giovane docente irpina che come tanti neolaureati sì è traferita al nord per insegnare. Nonostante le sue difficoltà, essendo affetta da una semiparesi facciale e una peptosi facciale, non ha voluto mettere da parte la passione e i sacrifici fatti per diventare professoressa. Così dopo aver conseguito la laurea magistrale in Produzione Animale (110 e lode), il Dottorato triennale, l'abilitazione alla libera professione di Agronomo e quella all’insegnamento in Produzione Animale (conseguita presso l’Università di Bari), lo scorso settembre è stata nominata supplente di Esercitazione Agraria, con nomina fino all’avente diritto, presso un istituto di Brescia. Qui, secondo il racconto della donna e del padre Giovanni Maglio, sono iniziati i problemi. Il dirigente scolastico le avrebbe chiesto di sottoporsi ad una nuova visita medica per l’idoneità. Maria Erminia si rende disponibile, effettua la visita, e viene stabilito che può insegnare ma non accompagnare gli studenti nelle esercitazioni presso le aziende agricole. Nonostente la delusione, l'insegnante accetta l'incarico. Poi però accade che, siamo a dicembre 2015, il docente che la precedeva in graduatoria rifiuta definitivamente la supplenza. A questo punto Maria si aspetta di rimanere ad insegnare per tutto l'anno scolastico. Invece no, dai dirigenti dell'Istituto lombardo sarebbe stata sollecitatata a non accettare la supplenza. Non solo, le sarebbe stato chiesto di sottoprosi ad ulteriore visita medica da tenersi durante le festività natalizie, mentre lei si trovava a Grottolella, paese d'origine. L'insegnante, amareggiata, decide di rinunciare alla supplenza e si prepara per un nuovo concorso: sceglie di tenerlo in un'altra regione, in Piemonte. Per una stranezza del destino, il Ministero, visto il basso numero di partecipanti, accorpa i candidati lombardi a quelli piemontesi sottoponendoli al giudizio di un'unica commissione presieduta, ironia della sorte, dallo stesso dirigente scolastico dell'istituto nel quale Maria sarebbe stata discriminata. Il 9 giugno vengono ufficializzati i nomi degli ammessi: Maria Erminia Maglio non c’è. Padre e figlia, che sospettano l'ennesima discriminazione, pretendeno chiarezza e giustizia. Ora la vicenda è all’attenzione del Ministro Stefania Giannini e del sottosegretario all'istruzione grazie all’interessamento dei deputati irpini Giancarlo Giordano, anche vice presidente della Commissione Cultura e Istruzione, e del parlamentare di Scelta Civica Angelo D’Agostino. L'Onorevole Giordano questa mattina ha ricevuto presso la sede di Sel di Avellino sia la docente che il padre, il quale ha annunciato di voler avviare uno sciopero della fame, riservandosi di verificare il caso.

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