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Eolico, a Lacedonia confronto tra amministratori e comitati

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Si è svolta sabato 17 ottobre , a Lacedonia, l’iniziativa PER UNA MORATORIA DELL’EOLICO IN  IRPINIA, PER LA LEGALITA’, CONTRO LE INTIMIDAZIONI E LA VIOLENZA, promossa da SEL Irpina, Sinistra in movimento, Centrosinistra Alternativo, PRC irpino, un confronto pubblico con i sindaci, gli amministratoti, i comitati locali a  difesa del territorio. 
Al partecipato dibattito sono intervenuti :
- Rocco Pignatiello, Sinistra in movimento,  ha messo l’accento sul ruolo dei Sindaci e degli amministratori comunali che non possono scaricare la responsabilità dello scempio del territorio solo sulla regione e sul Governo centrale,  in quanto ci sono vincoli ambientali e paesaggistici che sono di esclusiva competenza dei comuni.  L’approvazione del PEC (piano Energetico Comunale) e la partecipazione costruttiva  alle conferenze di servizio, per verificare l’effettiva corrispondenza tra  le prescrizioni delle pianificazione comunali e  i progetti di realizzazione, potrebbero evitare, in attesa dell’approvazione del PEAR, l’eccessivo proliferare delle pale eoliche.  L’assenza di controllo non solo non garantisce  i diritti ma spiana la strada al malaffare perfino criminoso. 
- Michele Solazzo, del comitato di Bisaccia, introduce il proprio intervento facendo riferimento all’elettrodotto “Bisaccia-Deliceto” in quota “TERNA S.p.A.” ,che  di recente è stato sottoposto alla valutazione “V.I.A.” con prescrizioni ministeriali, e che, come altri elettrodotti dell’area, diventa propedeutico agli impianti eolici , che, tra l’altro, si avvalgono di notevoli agevolazioni impositive sottraendo risorse economiche alle stesse comunità locali. Il rappresentante del comitato ha chiesto che la Presidente del Consiglio regionale della Campania, Rosa D’Amelio, si faccia carico in sede di Conferenza Stato-Regioni innanzitutto per decalendarizzare l’asta per l’attribuzione dei  “certificati verdi. 
- L’Avvocato Nicola Cicchetti, esponente del comitato “Voria”, inizia la sua riflessione contrariato del silenzio operato da una parte dell’informazione e delle comunità locali rispetto all’escalation degli atti intimidatori che si sono registrati negli ultimi tempi in Alta Irpinia. Inoltre c’è da chiarire la posizioni di strutture statali, come quella dell’Agenzia del demanio di Avellino, che non sempre garantiscono una certificazione  corrispondente come accaduto per il parco eolico di “Vallata-Bisaccia” . La proposta conseguente è quella di avanzare nell’ambito del Consiglio intercomunale straordinario una richiesta al Prefetto di Avellino di convocazione del Comitato di Sicurezza e Ordine pubblico e di un incontro con il rappresentante territoriale del Governo con Sindaci e comitati per una disamina della situazione e sollecitare i  provvedimenti già indicati negli interventi precedenti. 
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- Michele Di Maio, Sindaco di Calitri, ha esordito ponendo la questione prioritaria della necessità di alzare il livello di attenzione sui ripetuti episodi criminosi  registrati negli ultimi tempi nelle aree dei parchi a dimostrazione che quella dell’energia rinnovabile è , comunque, un vero business e il sospetto è confermato dalla dimensione  quasi insignificante  delle imprese che con risibili capitali sociali gestiscono oramai affari milionari. Per questa ragione il primo cittadino della cittadina altairpina ripropone con forza la moratoria sulle procedure per le autorizzazioni alle trivellazioni e alle installazioni eoliche almeno fino all’approvazione del Piano Energetico Ambientale Regionale, rilanciando la proposta, di concerto con i comitati locali, nel Consiglio comunale intercomunale straordinario  dei territori interessati, convocato nei prossimi giorni. Non si può parlare di Progetto Pilota, non si può parlare di valorizzazione delle risorse ambientali, culturali,paesaggistiche, se non si avvia la moratoria.
- Antonio Caputo,  Vice Sindaco di Aquilonia, ricorda che già dal 2005 si sono individuate in modo propedeutico le aree destinatarie di impianti eolici in modo da vincolare in termini di tutela ambientale l’approvazione degli strumenti di pianificazione  urbanistica come il PUC e il relativo Piano Energetico Comunale.  L’amministratore sottolinea  la percentuale estremamente residuale delle  richieste che superano l’iter di approvazione delle autorizzazioni amministrative relative al minieolico .
- Michele Russo, consigliere comunale, esponente del comitato “No alta tensione” interviene per ricordare che è stato egli stesso vittima di un attentato intimidatorio alle rotoballe di sua proprietà ed è preoccupato che non solo in questo modo come si sta procedendo si fa scempio del paesaggio ma si mina la stessa tenuta della legalità in territori storicamente esenti da fenomeni malavitosi e in progressivo depauperamento demografico. 
- Valeriano Monaco di Vallata chiede "come si fa a pervenire a una moratoria quando i sindaci stipulano convenzioni con le società eoliche, pertanto chiede che i primi cittadini interessati   sappiano essere coerenti e ripensino alla validità delle convenzioni già stipulate. 
- Angelo Verderosa, del comitato di Sant'Angelo dei Lombardi, si fa carico di   un appello    sul  concetto di tutela  del paesaggio affermando che  "E' l'ultimo bene che ci appartiene in quanto comunità. Questo appello va oltre i comitati e le azioni di resistenza e si rivolge direttamente alle autorità giudiziarie competenti”. 
- Amalio Santoro   afferma che questi eventi sono lo spaccato di qualcosa che è mancato, che non è stato in grado di intercettare il senso profondo delle vertenze che segnano l'Alta Irpinia. Il simbolo di quel che avrebbe dovuto essere, e fino in fondo non è stato. Il trucco è pericoloso. Qui si è mescolato un pezzetto di verità in un grande imbroglio con la convinzione di farlo passare per una grande verità. Sembra che il territorio debba costantemente rincorrere l'appuntamento con la storia, come se lo sviluppo fosse legato solo a logiche commissariali. E ci siamo trovati con un'economia che uccide. E' mancata la politica. E' mancata la governance del territorio.Ancora oggi, nonostante la scelta verso le energie rinnovabili  e la valorizzazione del territorio e delle sue vocazioni pare essere oramai acquisita, c’è il rischio che  l’Alta  Irpinia possa essere considerata come lo scantinato della regione da cui far spuntare l'elettrodotto di turno. Da oggi si va avanti concretamente con la moratoria, come è stato proposto, ma occorre tenere alta l’attenzione per cui potrebbe certamente risultare utile l’istituzione di un osservatorio permanente per ottenere un costante monitoraggio della situazione. . 
- Tony Della Pia,  segretario provinciale di Rifondazione comunista dice che si sta   pagando un prezzo drammatico e buona parte di questi amministratori devono far chiarezza. Molti di loro fanno riferimento al Partito Democratico. Qui in Alta Irpinia, però, ci troviamo davanti a una serie di gravi emergenze e di conseguenza occorre coerenza. Questa battaglia è importante e non si può più cedere il passo alle multinazionali; i sindaci hanno responsabilità civica e devono scegliere da che parte stare. Lo Sblocca Italia priva i cittadini di qualsiasi forma di sovranità. La Presidente D'Amelio deve porsi in maniera chiara rispetto al suo Governo. Noi saremo al fianco di chi vuol difendere il territorio, ma non saremo disposti a coprire le bugie, le ambiguità, le mezze parole" conclude l’esponente provinciale del PRC. 
- Raffaele Aurisicchio, Coordinatore provinciale di SEL, parla della necessità di passare dalla pratica di vertenze di carattere specifico e settoriale, come è finora avvenuto (contro l’eolico selvaggio,  contro il mini eolico selvaggio, contro gli elettrodotti ad alta tensione, contro le trivellazioni, contro l’inquinamento dei fiumi e dell’acqua, contro le discariche), allo sforzo per unificare queste battaglie costruendo  una complessiva vertenza per la difesa e la valorizzazione del territorio, dell’ambiente e delle comunità locali in Alta Irpinia. Sul piano culturale occorre impegnarsi per riaprire la discussione sul destino di questo territorio contrastando il degenerante principio della  monetizzazione dei diritti  e dell’ambiente . L’impegno di oggi è quello di lavorare per dare corso alle istanze emerse dalla discussione e proposte dai comitati,  in particolare :
- la moratoria di installazione di nuovi campi eolici in Alta Irpinia; la richiesta di approvazione del Piano Eolico Ambientale  Regionale ;
- - portare la vicenda Alta Irpinia, in tutta la sua complessità, ( compresi gli atti di intimidazione criminosa registratisi negli ultimi mesi all’attenzione della stampa nazionale) ; 
- 3)   la convocazione di un consiglio comunale congiunto dei comuni dell’Alta Irpinia aperto alla partecipazione di tutti i comitati;  
- 4) richiesta al Prefetto di Avellino di convocazione del Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza; 
- 5) richiesta di attenzione e interessamento alle Commissioni antimafia regionale e nazionale.                                    
-  Più in prospettiva occorre lavorare per addivenire allo svolgimento di un’assise democratica e progettuale ,  gli Stati Generali dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile in Alta Irpinia. 
L’Assemblea si è conclusa riconvocandosi successivamente allo svolgimento del Consiglio comunale congiunto.

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