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G7, tutti contro Repubblica: pregiudizi su Mirabella e l'Irpinia

“G7 con carro e buoi nel paese lontano da tutto, Piantedosi porta i ministri sulle colline di casa sua”. E’ polemica sul titolo e sull’articolo pubblicato ieri da La Repubblica nel quale si parla del vertice internazionale che si terrà a Mirabella ai primi di ottobre. Il giornale diretto da Maurizio Molinari parla di un G7 organizzato in un paese depresso, sperduto e isolato, senza strade e senza servizi. Un vertice - viene scritto - voluto dal ministro Piantendosi nella sua terra d’origine, l’Irpinia, solo per dimostrare la sua forza politica, in pieno stile demitiano.


Contro questa rappresentazione che ironizza anche su una tradizione secolare come il carro, si è sollevata la protesta di molti, a partire da quella della sindaco di Mirabella Giancarlo Ruggiero: "Sono profondamente indignato per l'articolo pubblicato sul quotidiano "La Repubblica", firmato da Alessandra Ziniti. Hanno descritto la nostra Mirabella come una "terra lontana da tutto", facendo riferimento in modo superfluo alla nostra tradizione, al nostro Carro, a ciò che ogni eclanese porta nel cuore sin dalla nascita. Un riferimento inutile e inappropriato. Ci hanno definito un "piccolo centro sconosciuto, sperduto nel nulla della Valle dell'Ufita, a 20 chilometri di strade da incubo da Pietrastornina".Definire Mirabella Eclano un piccolo centro sconosciuto è offensivo per i suoi cittadini e per gli imprenditori locali. Siamo un paese che si trova su una delle strade più trafficate, con numerose aziende e imprenditori che hanno deciso di investire i loro risparmi e le loro risorse. Chi ha scritto questo articolo, probabilmente, non ha mai percorso la strada che da Calore di Mirabella porta a Grottaminarda e non ha mai notato le numerose attività commerciali presenti.Siamo uno dei paesi dove il settore primario ha incontrato il terziario, grazie ad aziende agricole conosciute a livello internazionale. Siamo il territorio dove è possibile ammirare la Via Appia, che appena un mese fa ha ottenuto il riconoscimento UNESCO. Siamo il territorio dell'antica Aeclanum, dove storia e cultura dominano. Siamo un territorio ricco di cultura e tradizioni. Ci accusano di mancanza di trasporti, ma siamo collegati con il terminal bus di Grottaminarda. Da Mirabella partono mezzi per il capoluogo di provincia e per il suddetto terminal. Se il G7 si svolge a Mirabella Eclano, è perché esistono strutture imprenditoriali idonee, conosciute non solo in Italia. Invito chi ha scritto questo articolo a fare un giro a Mirabella Eclano e verificare di persona se ciò che ha scritto è vero o frutto di pura fantasia".


Sulla stessa linea il presidente di Confindustria Avellino Emilio De Vizia che in una lettera al direttore di Repubblica si dice  sorpreso dalla imprecisione di alcuni contenuti e dal neppure troppo larvato pregiudizio nei confronti di una intera Provincia:
"Mirabella Eclano non è situata nella Valle dell’Ufita ma nella Valle del Calore. L’Irpinia non si trova lontano da tutto ma a soli 30 minuti dalla Stazione dell’Alta velocità di Napoli Afragola e a 30 minuti dall’Aeroporto internazionale di Napoli, che ci collegano con tutto il mondo. Sul suo territorio, inoltre, si sta costruendo una delle opere infrastrutturali più rilevanti d’Europa per sforzo economico e ingegneristico: la linea dell’AVIAC Napoli/Bari, con la StazioneHirpinia che connetterà le persone e le merci dell’intera Provincia con tutta Italia, ponendosi in posizione baricentrica tra l’Adriatico e il Tirreno, lungo la via dei traffici Est/Ovest che collegherà Asia, Europa ed America in modo più efficace e celere.La Provincia di Avellino, come dovrebbe essere noto alla sua inviata, non è solo una terra di resort (bellissimi e tra i migliori d’Italia) e di cantine (nelle quali sono custoditi alcuni tra i vini DOCG più rinomati d’Europa); è una terra in cui esistono da oltre cinquanta anni autentiche eccellenze dell’industria manufatturiera e di alta precisione, primari operatori dell’informaticanazionale e internazionale (leader mondiali nella programmazione BIM), del settore energetico (tra i primi imprenditori nella realizzazione di gruppi elettrogeni) e dell’automotive. È la Terra dove hanno deciso di investire alcuni degli industriali nazionali e multinazionali di maggior successo: dove si produce, infatti, da anni uno dei prodotti dolciari più amati al mondo,che è stato da poco proposto in una innovativa veste vegana. Anche il Carro di Mirabella Eclano, così semplicisticamente descritto dalla sua inviata per rappresentare un popolo di buontemponi, è un’opera artigianale estremamente complessa emoderna per l’epoca in cui fu concepita (oltre cento anni fa) ed è in attesa del riconoscimento Unesco come patrimonio immateriale dell’Umanità. La Via Appia, che attraversa da est ad ovest tutta l’Irpinia, è stata dichiarata, solo pochi mesi fa, patrimonio dell’Umanità e sull’intera Provincia insistono alcuni tra i siti archeologici e degli attrattori culturali più rilevanti della Regione Campania. Se tutto ciò è avvenuto in questi decenni è dovuto anche ad una classe politica leader a livello nazionale e che ha saputo, come il Ministro Piantedosi, valorizzare le ricchezze della nostra Terra, che ha ancora tanto da crescere ma che affronta con fiducia e spirito di iniziativa il futuro che la attende.In definitiva, gentile Direttore, invitiamo Lei e la sua cortese inviata a trascorre qualche giorno nella nostra antica Terra Irpina per scoprirne, con uno sguardo più attento e sensibile, le bellezze e le risorse. Saremo lieti di ospitare entrambi con il garbo e la cortesia che cicontraddistingue".


Sceglie l’ironia invece il presidente della provincia Rizieri Buonopane: “Sarà per noi un privilegio ospitare in Irpinia, in questa parte desolata delle aree interne, il direttore e l’inviata de La Repubblica che ha curato la particolare, e forse surreale, narrazione (?) di Mirabella Eclano e della nostra provincia. Sarà nostra cura provvedere al trasporto in sella ad un’asina o a qualche bue, che nel frattempo si sarà riposato dopo la Tirata del Carro (che tradizione strana offre questa Italia di scorta, sic!), per accompagnarli in un tour (caspita! conosciamo anche qualche parola straniera) finalizzato a mostrare i luoghi di questo pezzo d’Irpinia che ricorda il Far West. Detto questo, e non si scherza, ci preme solo ricordare che l’abitato di Mirabella Eclano insiste su una delle principali arterie di collegamento, che è antica e moderna allo stesso tempo, conosciuta a molti, ma forse non all’inviata di Repubblica, come APPIA. E ancora: a distanza siderale, parliamo di qualche chilometro, ci sono ben due caselli dell’Autostrada A16 Napoli-Canosa, l’autostrada che collega Tirreno e Adriatico. Si tratta dei caselli di Grottaminarda e Benevento. Non solo. Si vede da queste parti, fortunatamente, ancora qualche bus. Così come qualche camice bianco (senza citare le eccellenze della sanità pubblica e privata che si trovano a quattro passi, che strano!). Appare troppo sottolineare la storia di questi luoghi. E poi il sito archeologico dell’antica Aeclanum (fondata alla fine del III sec a.C.), le architetture religiose, i quattro centri museali, le aziende artigianali, commerciali, enogastronomiche, ricettive che rappresentano un traino importante per l’intera provincia. Infine, una domanda: ma vuoi vedere che il G7 riesca davvero a dare una marcia in più a questo territorio, che lo faccia o meno un Governo di centrodestra? Noi ci crediamo. Molto. E, mi si consenta, io ci credo. Ci credo profondamente da cittadino e da presidente della Provincia, orgogliosamente iscritto al Partito democratico. Le cose buone le sappiamo apprezzare”.

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