Week end di celebrazioni ad Avellino per i 50 anni del murale della pace realizzato dal maestro Ettore De Conciiliis. L'opera, imponente, si trova nella chiesa di Borgo Ferrovia e rappresenta la minaccia della bomba atomica, nell'epoca della guerra fredda e della coesistenza pacifica. Una raffigurazione che è al contempo di distruzione e di speranza per futuro. Il cinquantennale è stato celebrato con una serie di iniziative, tra le quali una lectio magistralis dell'artista e un incontro con Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, e monsignor Nunzio Galatino, segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana. Al centro del dibattito, i venti di guerra che soffiano alle porte dell'Europa, ma anche lo strapotere della malavita organizzata nelle sostre terre.
Nel corso della sua visita ad Avellino Don Ciotti, accompagnato dal sindaco, ha fatto visita all'ex Isochimica: «Pace oggi vuol dire non dimenticare questa triste vicenda e i suoi operai, vittime di un'economia assassina». Il fondatore di Libera sarà di nuovo in Irpinia, a Quindici, il 21 ottobre, per inaugurare oil maglificio realizzato in una villa confiscata alla camorra.
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