La questione meridionale è ancora attuale. Certo il Mezzogiorno ha fatto progressi, ma il divario tra Nord e Sud resta ampio.Parola di Sabino Cassese giurista e accademico italiano, che al Colletta di Avellino ha presentato ''Lezioni sul meridionalismo'', volume che raccoglie i contributi di alcuni dei maggiori storici contemporanei. Il libro è il risultato di una serie di incontri tenuti nel capoluogo irpino dal centro studi Guido Dorso.Protagoniste sono le idee di illustri meridionalisti: da Villari a Franchetti, da Sonnino a Nitti, da Gramsci a Salvemini e Gobetti. Tutti intellettuali e uomini politici dell'età liberale hanno considerato il divario Nord/Sud come la "la questione nazionale per eccellenza". Dopo il ventennio fascista, che cancellò dal dibattito pubblico il problema, nell'Italia repubblicana la questione ritornò nell'agenda politica dei partiti di massa. La riforma agraria, la Svimez, la Cassa per il Mezzogiorno avvicinarono le due parti del paese. Ma il divario, dice Cassese, non è stat mai colmato.
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