Resistere all'arrivo delle Trivelle: un anno dopo con la scure dello sblocca italia Gesualdo ritorna ad essere il centro gravitazionale della lotta No Triv. I movimenti e i comitati provenienti dalla Campania e dal Meridione si ritrovano in Irpinia, in realtà il fronte della protesta amplia le sue prospettive raccogliendo i dissensi dei cittadini contro i provvedimenti del Governo Renzi in materia energetica ma anche i dissensi contro altre decisioni che intaccano il territorio. In Irpinia scendono in piazza i cittadini provenienti dalla Terra dei Fuochi, associazioni ambientaliste contro le centrali a bio masse o come quella irpina che si sta battendo per non far partire l’impianto di accumulazione energetica non convenzionale della Terna in Valle Ufita. “Vogliamo impedire la devastazione del nostro territorio e salvaguardare l'integrità dell'Appennino Meridionale dall'avanzata delle trivelle” – sostengono con grinta gli organizzatori del corteo.
Defilato il mondo politico, seppur presenti i sindaci e gli amministratori locali hanno scelto un basso profilo non partecipando con i gonfaloni. Nel gelido pomeriggio svettavano fra le altre, le bandiere del Partito di Rifondazione Comunista, Movimento 5 Stelle, presente anche Sinistra Ecologia e Libertà, oltre ai sindacati Cgil e Filca Cisl.
Commenta l'articolo