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Profughi ad Ariano, primi arrivi/FOTO. 23 migranti alloggiati a Cardito. Ma scatta lo sgombero

23 giovani africani da martedì sono alloggiati nel palazzo lungo la Statale 90. La maggior parte di loro lavora ad Avellino presso associazioni o privati

Sono 23 gli immigrati che da due giorni alloggiano ad Ariano, precisamente a Cardito, all’ultimo piano della struttura un tempo sede della Comunità Montana dell’Ufita. 
Questi giovani da un anno e due mesi sono arrivati in Italia dai paesi africani come la Sierra Leone, o dal Gambia, profughi che fino allo scorso 29 febbraio erano ospitati nel centro di Ospedaletto finito nel mirino dell’inchiesta della Magistratura Irpina. Nonostante fosse stato staccato il contatore della luce e del gas, i ragazzi hanno tenuto duro non sapendo quale potesse essere la loro futura destinazione. Ma l’emergenza scatta quando lunedì non hanno più avuto neanche l’acqua a disposizione e un’azienda che a Flumeri accoglie i migranti si è adoperata per trasferirli ad Ariano. Secondo indiscrezioni, la struttura in questione già era da tempo inserita nell’elenco dei luoghi disponibili. Anzi, sono in corso i lavori di adeguamento. Abbiamo avuto modo di ascoltare qualche testimonianza e il messaggio che hanno voluto rivolgere alla comunità arianese è “noi siamo essere umani come voi”. Nella giornata di domani, Don Vitaliano della Sala, parroco di Capocastello di Mercogliano, insieme all’associazione Vita e al consigliere comunale di minoranza, Giovanni La Vita, incontrerà i ragazzi e lunedì sarà inviata una comunicazione in Prefettura. Sul fronte politico, l’opposizione arianese del PD, con Carmine Grasso, ha presentato un’interrogazione chiedendo: “se il Comune ha ricevuto comunicazioni in merito (richieste di autorizzazioni, o pareri) e qual è la posizione dell’amministrazione riguardo l’apertura del suddetto centro; quali sono le finalità del centro e qual è lo stato giuridico delle persone ospitate; quale istituzione, cooperativa o associazione gestisce il centro e con quali modalità; i tempo dell’accoglienza e se i locali (a uso “commerciale/uffici”, come recita la scritta sulla facciata della struttura) sono igienicamente idonei e adeguati; quali progetti d’integrazione l’amministrazione ha elaborato e quali iniziative riguardanti la sicurezza sociale, sanitaria e sorveglianza si intende mettere in campo. Sulla questione sono ancora poche le informazioni, ma i volontari, che supportano i profughi, hanno già stilato un programma per migliorare il loro inserimento.
AGGIORNAMENTO: SCATTA LO SGOMBERO
Il sindaco Domenico Gambacorta ha firmato questo pomeriggio l’ordinanza di sgombero ad horas dell’immobile sito in via Cardito-Torana al 2° piano della struttura “Le Cupole, che da ieri sera ospita ventitré immigrati. 
Il provvedimento del primo cittadino è stato adottato dopo che sono state rilevate alcune violazioni, in seguito all’ispezione di questa mattina presso la struttura da parte del dirigente dell’Area Tecnica Fernando Capone, congiuntamente all’assistente di Polizia Municipale, Eduardo Fioretto. 
I ventitre ospiti sono alloggiati presso la struttura, mentre sono in corso di svolgimento lavori (appena iniziati) per opere murarie ed impiantistica. Tale circostanza è chiaramente in violazione alle vigenti norme in materia igienico-sanitaria e di tutela della salute delle persone ospitate. Sono assolutamente carenti le condizioni di pulizia e di sanificazione degli ambienti. Non vi è, allo stato, parere igienico-sanitario da parte degli organi competenti (ASL) anche in relazione alla specificità della struttura con finalità ricettiva. 
Peraltro, solo in data odierna, il proprietario dell’immobile ha presentato al Comune richiesta di SCIA per le modifiche interne e il cambio di destinazione d’uso da uffici a centro di accoglienza profughi ad uso transitorio. 
Tutte queste motivazioni hanno determinato l’ordinanza di sgombero ad horas da parte del sindaco Gambacorta nei confronti dell’ente gestore. 
Da segnalare, altresì, che la stessa Prefettura di Avellino non ha mai comunicato ufficialmente l’arrivo dei ventitre immigrati. 

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