DALLA FP CGIL RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:

"La FP CGIL, a seguito dell'avvio del processo di attuazione della legge 56/2014, nonché a seguito dell'esame in Parlamento sulla legge di stabilità, ritiene fortemente problematica la situazione della Provincia, che difficilmente sarà in grado di partire  anche per i tagli previsti   da gennaio 2015. Si registrano sempre maggiori difficoltà sul versante del mantenimento dei  servizi, nonché rischi reali sulla salvaguardia dei livelli occupazionali da parte dell’ente. In particolare la FP CGIL, anche alla luce del forte rallentamento che ha subìto il percorso di riordino delle Autonomie Locali rispetto all'originaria tabella di marcia,rappresenta sin da ora i gravi rischi che investiranno sia la cittadinanza che i 

lavoratori appartenenti al sistema provinciale.  E’ evidente, infatti, che in caso non sia concluso, nei tempi previsti, il processo di riallocazione delle funzioni non fondamentali tali compiti, salvo non creare un vuoto, non potranno che restare in capo alle province (divenute enti di area vasta) le quali, però, non potranno farvi fronte a causa degli ulteriori tagli previsti dalla legge di stabilità. Occorre pertanto adottare urgentemente adeguate soluzioni che garantiscano al cittadino la continuità dei servizi essenziali ed ai lavoratori la proroga dei loro rapporti di lavoro, almeno fino al completamento effettivo delle procedure di riordino definitivo delle funzioni non fondamentali presso gli enti subentranti alle 

province. FP CGIL e gli altri sindacati hanno avviato iniziative verso il Governo e Parlamento per modificare le norme che mettono in discussione i servizi ai cittadini ed al territorio e vanificano le tutele occupazionali per i lavoratori già statuite dalla legge 56/2014.

Pertanto, si chiede di convocare il Consiglio Provinciale con all’ordine del giorno tali argomenti e produrre congiuntamente al sindacato una decisa posizione a tutela delle funzioni dell’ente e dei lavoratori che le garantiscono"