Il sindaco di Avellino è pronto alle barricate per evitare che a  Pianodardine arrivino i rifiuti della Calabria: ‘’Metteremo in campo qualsiasi  azione  per ostacolare ed impedire questo nuovo conferimento. Anche se la città dovesse avere un ristoro economico la nostra posizione non arretrerebbe di un millimetro’’. Così Paolo Foti, sulla stessa linea si è espresso l’assessore all’ambiente Giuseppe Ruberto. La decisione di accogliere i rifiuti calabresi è stata presa dalla Regione. Si tratta di 100 tonnellate al giorno che arriveranno allo Stir per un periodo di sei mesi. Si tratta di rifiuto indifferenziato, inorganico, che verrà trattato e trasferito in parte in discarica, in parte presso il termovalorizzatore di Acerra. Irpiniambiente assicura che i disagi per la cittadinanza saranno minimi. L’accordo tra regioni coinvolge anche gli impianti di Casalduni e Battipaglia. In Irpinia i rifiuti saranno, per così dire, solo di passaggio: 20 mila tonnellate in sei mesi, quando l’impianto è in grado di trattarne 116 mila e in questo momento risulta sottoutilizzato grazie alle buone percentuali raggiunte nel campo della differenziata. Ma le rassicurazioni non bastano, ad esempio,  ad Angelo D’Agostino, deputato di Scelta Civica, ‘’Pianodardine ha già dato, non può diventare l’immondezzaio della Campania’. ‘’In qella zona, aggiunge, si sta concentrando un livello intollerabile di inquinamento’’.
Diversa la posizione di Sergio Nappi, consigliere regionale di Forza Italia: ''Il conferimento a Pianodardine sarà pagato dalla regione Calabria ed è stato voluto dalle società provinciali dei rifiuti in grave crisi finanziaria, come Irpiniambiente, e consentirà il mantenimento dei livelli occupazionali scongiurando licenziamenti e  cassa integrazione''.  Per Nappi, dunque, non c’è da preoccuparsi visto che si tratta di una mera operazione industriale e che i rifiuti finiranno altrove.