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Acqua, ancora un guasto: comuni a secco e scuole chiuse

ARIANO CENTRO

Terza rottura in 4 giorni per le condotte idriche nel comune di Melito e ancora una vota restano a secco alcuni comuni irpini: Ariano, Grotta, Melito, Montecalvo, Villanova, Mirabella, Savignano e Greci. Ennesima brutta notizia dunque per i cittadini che avevano visto l’acqua far ritorno nelle loro case, dopo quasi 48 ore di stop, solo nella notte tra mercoledì e giovedì. Ieri la situazione sembrava essere tornata alla normalità, ma oggi la nuova rottura ha costretto l’alto calore ad interrompere nuovamente la fornitura idrica per permettere i lavori di riparazione. Il ripristino è previsto nel tardo pomeriggio, salvo ulteriori problemi. Intanto, i sindaci dei comuni interessati sono stati costretti a chiudere le scuole di ogni ordine e grado presenti sul loro territorio perché non si possono garantire le giuste condizioni igienico sanitarie."Anche questa mattina sono stato costretto a chiudere tutte le scuole di ogni ordine e grado sul nostro territorio - ha scritto il Sindaco Franza su Facebbok - ciò non può essere tollerabile. Così come non può essere tollerabile la mancanza d'acqua, puntualmente nella stagione estiva, nelle zone più periferiche della città. Al riguardo vi era già stata una mobilitazione cittadina, per il tramite di una raccolta firme, alla quale ho sempre garantito pieno sostegno, ma ciò chiaramente non è bastato. Non è bastato questo, come non sono bastate le mie incessanti sollecitazioni e l'incontro pubblico tenutosi con il Presidente, Amministratore Unico dell'Alto Calore, alla presenza dei rappresentanti del comitato quartiere del rione Martiri. Consapevoli, purtroppo, che nemmeno questo sarebbe bastato. Ormai sono anni che assistiamo a sospensioni idriche che si ripercuotono sistematicamente sui cittadini in termini di disagi e disservizi. Non è tempo di ascrivere colpe o additare responsabili, ma di pretendere da quanti tra coloro rivestono funzioni pubbliche di rappresentanza, dall'intera deputazione regionale e nazionale irpina, di destra e di sinistra, un atto di fermezza su una emergenza idrica che poco ha a che fare con la responsabilità dei singoli, e molto con un pregiudizio consolidato di considerare le nostre comunità figlie di un Dio minore. Non siamo figli di nessun Dio minore. Siamo figli di una terra, l'Irpinia, che non può più tollerare di essere terra di frontiera e di conquista elettorale. Rivendichiamo rispetto e pretendiamo risposte". E rubinetti chiusi anche a Castelvetere e Montemarano a causa di una frana che ha provocato I rottura di una condotta idrica nel comune di Montemarano. Anche in questo caso gli operai dell'Alto Calore sono a lavoro per la riparazione la cui ultimazione è prevista in tarda serata.

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