Dopo il violento episodio avvenuto nel Carcere di Ariano, nel quale sono rimasti feriti quattro agenti intervenuti per sedare una lite tra due reclusi, interviene il segretario generale del sindacato di polizia penitenziaria. Aldo Di Giacomo fa sapere che presto verrà presto ad Ariano per affrontare “a muso duro il disagio che sta vivendo il personale di polizia penitenziaria, vittima di un’aggressione efferata e cruenta. Solo la professionalità ed il controllo organizzato – scrive il segretario – ha riportato alla calma un detenuto in preda alla follia omicida”. 

Gli agenti nell’infermeria, sono stati colpiti con calci e pugni. Per loro, una prognosi di qualche giorno. Il detenuto 35enne con problemi psichiatrici, si trova ora in isolamento. 

Per il sindacato di polizia penitenziaria non è da sottovalutare il fatto che si tratti della seconda aggressione nell’arco di 15 giorni. 

Presto entreranno in funzione nuovi padiglioni che dovrebbero accogliere altri 150 detenuti. La preoccupazione cresce maggiormente perché si teme che il numero di agenti non basterà ad affrontare il regime a sorveglianza dinamica. “Il documento sindacale congiunto promosso da alcune organizzazioni sindacali il 27 gennaio, riguardante tematiche di sicurezza  – annuncia di Giacomo – troverà una rapida soluzione non esponendo l’Istituto di Ariano a condizioni di sicurezza vulnerabili”.