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Ariano, ecco il manifestino "pacco di Natale" diffuso dalla minoranza

Sotto accusa l’assessore alle finanze Pratola. Pronta la replica: «Per sette anni della mia gestione le tasse non sono mai state aumentate, solo ad ottobre abbiamo dovuto far fronte ai mancati trasferimenti». E poi: «Il manifesto è tendenzioso ed è stato architettato ad arte per far passare false notizie».

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Scende nello specifico il manifestino diffuso dalla minoranza che fa luce sulla variazione delle tasse nell’ultimo triennio. Partiamo dalla Tarsu. Si è passati da 1.72 a metro quadro del 2011 a 1.98 del 2012. L’incremento è del 15 per cento. Secondo punto: addizionale Irpef. Secondo i redattori del volantino, l’oscillazione va dallo 0.4 per cento del 2011 allo 0.6 del 2012. Quindi un 50 per cento in più. Terza voce fondamentale. Imu prima casa che è passata dall’aliquota di 0.4 del luglio 2012 allo 0.5 dell’ottobre dello stesso anno. Quindi in percentuale si ragiona di un aggravio dell’imposta del 25 per cento. Ed infine Imu e altri fabbricati dallo 0.76 di base lo sforzo fiscale è stato di 0.1 per cento nel luglio del 2012, incrementato allo 0.02 per cento nell’ottobre 2012. Aumento del 15 per cento in totale. Nel mirino finisce tutta l’amministrazione comunale, ma in particolare l’assessore alle finanze Crescenzo Pratola che avrebbe messo pesantemente le mani nelle tasche dei cittadini e prevalentemente in quelle dei ceti più deboli. Nel documento firmato dai consiglieri ex Popolari Caso, Savino, De Pasquale, Grasso, e Udc Bongo, e Della Croce, si tira in ballo anche l’assessore Raffale Li Pizzi che avrebbe dato il silenzio assenso. Pratola non ci sta e replica: si tratta di un manifesto tendenzioso e studiato ad arte per far passare la falsa notizia che avremmo colpito le fasce deboli della popolazione. Ma andiamo per gradi. Mi sento di dire per prima cosa che fino a giugno del 2012 per 7 anni della mia gestione finanze, le tasse (irpef – prima ici ora imu e tarsu ) non sono mai state aumentate nei confronti dei cittadini. Alla fine del mese di ottobre però – continua il vicesindaco – è stata necessaria una manovra aggiuntiva facendo seguito ad una comunicazione da parte del ministero delle finanze di ulteriori minori trasferimenti dello stato. Il comune ha lasciato invariato l’addizionale irpef e ha ritoccato l’Imu per le seconde case passando alla 0.86 allo 0.88. Un leggero aumento c’è stato anche sulla prima casa dallo  0.4 allo 0.5 cento. E poi l’assessore: sia ben chiaro che con questa manovra fiscale relativa all’imu vengono certamente salvaguardate le fasce deboli. Da qui l’esempio: i cittadini contribuenti e possessori di prima casa fino al valore della rendita di euro 310, pari quindi ad un valore della casa di 52 mila euro, ossia quattro vani, nella maggior parte dei casi, tenendo presente le detrazioni, non pagano alcunché. Infine l’attacco politico: i consiglieri firmatari del volantino che sono passati volontariamente all’opposizione senza spiegare ai cittadini il motivo di questo atteggiamento avrebbero potuto fare proposte per evitare gli incrementi, se avessero avuto il buon senso di partecipare alla seduta di consiglio in cui si è discusso di salvaguardia e delle aliquote imu. 

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