Ariano dichiara guerra all’Alto Calore: dopo l’ingiunzione di pagamento del Comune nei confronti della società, arriva una diffida da parte dell’avvocato Irene Masciola e dell’ingegnere Pasquale Moscatelli affinché venga ripristinata l’erogazione del servizio idrico. L’Alto calore non garantisce la regolare fornitura d’acqua e da diversi anni i cittadini di Ariano lamentano disagi soprattutto nelle ore serali: queste le premesse dell’intimazione inviata alla società. “I responsabili dell’acquedotto e molto spesso anche gli amministratori dei comuni interessati – si legge nell’atto di diffida – hanno continuato a sostenere che si trattava di guasti improvvisi non dipendenti dalla gestione ed hanno assicurato agli utenti che sarebbe stata ripristinata la regolare fornitura”. Le interruzioni, in alcuni casi annunciate in altri non programmate, piombano puntuali con l’arrivo dell’estate. Quest’anno sta andando peggio: i problemi sono sorti già in pieno inverno, tra fine gennaio ed inizio febbraio. Una situazione intollerabile per gli utenti; incresciosa per chi gestisce bar o ristoranti: quando manca l’acqua infatti l’apertura dei locali non può essere garantita. Segue quindi, il danno economico. Nell’ingiunzione viene evidenziata anche l’assenza di manutenzione degli impianti. Irene Masciola e Pasquale Moscatelli invitano tutti i cittadini a firmare la diffida per permettere l’accesso agli atti e comprendere le motivazione dei continui disservizi
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