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Ariano Irpino, quelle strutture sportive di Camporeale tra degrado e abbandono/Video

Strutture sportive nel PIP di Camporeale fra degrado e abbandono. Campi da calcetto, tennis, basket, pista per giocare a bocce sono lasciate completamente a se stessi. Spogliatoi sventrati e presi di mira dai vandali, mentre paglia e escrementi di animali si trovano negli spazi che sarebbero dovuti essere utilizzati per lo sport.

Era un progetto cofinanziato dall’Unione Europea, un Por Campania 200-2006, ma ora è abbandonato. L’ampia struttura sportiva nel PIP di Camporeale è in discesa rapida. Invece di vedere i diversi campetti calpestati dagli sportivi, si notano diversi giacigli per animali: paglia a lato delle varie strutture e letame. Sembra quasi che siano diventate delle stalle a cielo aperto, mentre la struttura che doveva essere adibita a spogliatoi è presa di mira dai vandali. Porte sventrate dal quale si vedono chiaramente panche quasi nuove e altro materiale che un tempo saranno stati utili a chi frequentava l’impianto sportivo. A pochi passi dal centro di ricerca della Biogem ed altri importanti capannoni industriali della zona vi è un’area che era stata ideata, progettata e finanziata per garantire servizi alla cittadinanza, ideale spazio anche per il tempo libero degli studenti universitari e dei lavoratori, ed invece è stata letteralmente abbandonata. Quando le strutture pubbliche diventano terra di nessuno, non basta certamente un semplice cartello con il divieto di sporcare e il dovere morale di rispettare l’area circostante. La prova lampante si ha in questo caso. Esattamente dal 2008 i due campi da calcetto, gli altri due per il tennis o eventualmente per il pattinaggio o da basket e pallavolo, una pista per le bocce e una struttura coperta per gli spogliatoi, non sono più frequentati. I tre anni precedenti, invece, un circolo della zona, l’Asti – San Vito – Camporeale, gestiva l’utenza badando alla cura degli impianti. Poi i cambiamenti a Palazzo di Città, gli avvicendamenti all’assessorato allo sport, e scelte di natura tecnica hanno via via determinato l’attuale risultato. Ma non è finita qui. Perché quando nacque il PIP a Camporeale si pensò bene di dotare l’area anche di una piazzetta e un auditorium all’aperto. Ora si vede ancora il disegno floreale sul pavimento ma anche le pietre che pian piano stanno saltando. Il non utilizzo e soprattutto la non cura fanno facilmente conteggiare che per recuperare il tutto occorrerà un altro cospicuo finanziamento. Altrimenti, invece che chiamarli servizi per le aziende e la popolazione sarebbe meglio riconvertirli ad altro. 
 

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